Economia e società

AJA dice “no” agli aumenti dell’imposta di soggiorno

AJA: urgente la convocazione del tavolo tecnico. La Richiesta del Consiglio direttivo

“Chiediamo una riunione urgente del Tavolo Tecnico”. Si chiude con queste parole una missiva che il presidente Aja, Alessandro Rizzante, ha inviato al sindaco Valerio Zoggia e all’assessore al turismo Flavia Pastò, al termine del consiglio direttivo dell’associazione. Quasi tre ore di discussione sull’imposta di soggiorno, che – con gli aumenti annunciati – può risultare deleteria per il turismo locale ed invertire il trend positivo dovuto essenzialmente per ragioni esterne (tensione nel mediterraneo) più che per meriti nostri.

Una proposta di aumento, anche se la percezione è che si tratti di una mera “presa d’atto” di decisioni già assunte, che il consiglio Aja ha respinto con un deciso “no”. Contestate prima di tutto le modalità di coinvolgimento degli operatori (che nei fatti non c’è stato, nonostante i recenti proclami di fattiva collaborazione), e l’invio di una email-pec (mandata il 22 novembre, oltretutto a tarda sera, ad uffici chiusi) con la richiesta di fornire eventuali osservazioni entro il 30 novembre. “Modalità inusuali – sottolinea Rizzante – e tempistiche assurdamente ridicole e per questo inaccettabili, che non lasciano spazio ad una attenta riflessione e ad una doverosa condivisione neppure al nostro interno, oltre che con le restanti associazioni”.

Da qui la necessaria richiesta di indire una riunione urgente del Tavolo Tecnico in aggiunta ad una proroga del termine, “Per darci la possibilità di valutare più nel dettaglio le indicazioni dell’Amministrazione comunale, per poi indire una assemblea dei soci per elaborare e condividere una ragionata contro proposta”.

Tra i punti contestati anche “Lo sproporzionato, oltre che sbilanciato, aumento (la norma citata non prevede l’aumento ma la possibilità di “rimodulazione”, che non significa necessariamente aumento), tra i vari comparti del ricettivo oltre che con le associazioni delle spiagge venete.

Un aumento che, peraltro, accentua ulteriormente le disparità applicative su tutta la costa.
Per il consiglio si tratta, quindi, di un aumento che non parte da una progettualità (solo minimamente annunciata), ma che mira più semplicemente a reperire ulteriori risorse in modo semplice ed immediato. Nella proposta – peraltro – non si fa cenno alcuno alla volontà di mettere in atto misure volte a scovare i cosiddetti che continuano ad operare impunemente in manifesta violazione e dispregio delle norme” .

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