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4000 migranti nel Veneto: accordo regione-prefetto

Si dichiara preoccupato Luca Zaia: è previsto l'arrivo, nell'estate, di 4000 migranti. Per questo oggi ha stilato una delibera che prevede un accordo con comuni e prefettura per prepararsi a far fronte alla nuova ondata

Si prevede l’arrivo di 4000 migranti nel Veneto nel corso dell’estate. L’immigrazione e la sicurezza sono stati i due temi che hanno occupato la regione e la prefettura a Venezia. Luca Zaia non nasconde la preoccupazione e respinge l’idea di ospitare ancora campi di emergenza come quello di Cona. Per questo oggi è stata approvata una delibera per firmare un accordo giovedì con la prefettura di Venezia.

Luca Zaia e il prefetto Di Bari sui migranti

Luca Zaia, presidente della Giunta Regionale del Veneto: “E’ una delibera che abbiamo approvato. Si firmerà una delibera con la prefettura di Venezia e con i comuni. quindi anche con il sindaco Conte, per cercare di organizzare il grosso problema che è l’arrivo dei migranti nei territori. Non vogliamo rivedere altre situazioni tipo Cona o altre in passato”.

Michele Di Bari, prefetto di Venezia: “Noi stiamo perseguendo con la regione un’attività di grande cooperazione istituzionale perché l’immigrazione è un fenomeno che va governato. Questo protocollo ci aiuterà a governare il fenomeno meglio.”

I 4000 arrivi non sono sottovalutati.

Luca Zaia: “Sono numeri preoccupanti, più che importanti. Noi non abbiamo una capacità di ospitalità per 4000 persone. Dopodiché, aiutati che il ciel ti aiuta. Nel senso che questa è una previsione, noi cercheremo di capire quali saranno le attività del governo a livello internazionale. E soprattutto, quale sarà il ruolo dell’Europa che, ad oggi, è totalmente assente”.

Il protocollo sicurezza

Il pretto, inoltre, oggi ha firmato un protocollo con le associazioni di categoria e le forze dell’ordine per controllare i luoghi del divertimento, a cui è legata anche la sicurezza stradale.

Michele Di Bari: “Oggi abbiamo sottoscritto un protocollo che intende creare maggior sicurezza nei luoghi di intrattenimento. Che devono essere luoghi della legalità. Qui abbiamo coinvolto forze di polizia, forze di polizia locali e le associazioni di categoria perché una discoteca, soprattutto in questo periodo nei comuni rivieraschi può diventare un problema se non gestita correttamente. Ma non tanto nella sua gestione dell’attività, quanto ciò che accade anche fuori. C’è poi anche la sicurezza stradale, ma tutta la filiera della sicurezza si compone di tanti pezzi. Questo è un pezzo importante”.

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