Cronaca

Sindaco Brugnaro: “C’è ancora molto da fare ma i segnali di cambiamento si vedono”

Sindaco Brugnaro nella conferenza stampa di fine anno ha presentato il nuovo assessore al Commercio Francesca Da Villa, ha parlato delle grandi navi e delle società partecipate

“Un anno affascinante, in cui ho imparato molto e per il quale devo ringraziare molte persone che, come me, amano questa città e lavorano con impegno per garantirle un futuro. Per noi Venezia e i suoi cittadini vengono prima di tutto”. Si è aperta con queste parole del sindaco Brugnaro, la consueta conferenza stampa di fine anno rivolta agli operatori dell’informazione, svoltasi questa mattina a Ca’ Farsetti alla presenza degli assessori, della presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano e di numerosi consiglieri comunali.

L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il nuovo assessore comunale al Commercio, Francesca Da Villa. “Una persona determinata e di grande passione – ha commentato il sindaco – la cui nomina ho sostenuto con entusiasmo”. “Sono pronta – ha dichiarato Da Villa nel ringraziare per la fiducia – a collaborare con assessori, consiglieri e quanti hanno a cuore Venezia, città nella quale sono nata e dove ho vissuto per 26 anni”. Docente di diritto ed economia in un istituto superiore della terraferma, Da Villa vive a Mestre, e arriva all’assessorato dopo le dimissioni di Francesca Guzzon, lo scorso ottobre, e di Rossana Pavan, che aveva rinunciato all’incarico per motivi personali alla fine del 2015”.

Molte le azioni concrete realizzate nell’anno che sta per finire – ha ricordato il sindaco Brugnaro – a testimoniare che “quello in cui crediamo vogliamo dimostrarlo con i fatti”: 46 sedute di Giunta, 439 delibere di Giunta, cui si aggiungono le 16 approvate nella seduta odierna, 852 ordinanze sindacali e 2116 delibere dirigenziali. “Un impegno notevole – ha sottolineato Brugnaro – del quale i cittadini possono vedere i risultati concreti. Penso, ad esempio, alla firma del Patto per Venezia, grazie al quale sarà possibile procedere con le azioni di rilancio della città e di Porto Marghera; alla chiusura del ‘buco’ del Lido; alla Biennale Architettura a Forte Marghera; alla mostra di Klimt al Candiani che sta riscuotendo grande successo anche tra i giovani; al grande lavoro di ristrutturazione della macchina comunale per renderla più efficiente e a servizio dei cittadini”. Dopo l’approvazione del Piano Anticorruzione nel mese di giugno è stata avviata la riorganizzazione della macrostruttura con la riduzione del numero dei direttori, passati da 23 a 11, la nomina delle nuove posizioni organizzative ridotte da 232 a 185 e, a breve, l’assegnazione delle Unità operative complesse. “Abbiamo voluto valorizzare il talento e il merito – ha spiegato il sindaco – e molti dipendenti lo hanno capito, tanto che sono state presentate ad ora 380 idee vincenti con il coinvolgimento di oltre 500 lavoratori. Con il nuovo anno partiranno i nuovi bandi per assumere il personale di cui l’Amministrazione ha bisogno, primi fra tutti i vigili urbani per garantire decoro e sicurezza, ma anche “stradini” per far fronte alla manutenzione urbana. Anche sul fronte delle Municipalità stiamo intervenendo per rendere le attività più funzionali e vicine alle esigenze dei cittadini. Chiunque affermi che vogliamo togliere degli spazi di democrazia o ridurre lo Stato sociale, dice delle falsità. La verità – ha continuato il primo cittadino – è che è cambiata la visione della città. Non è vero che il Comune per fare bene debba distribuire a tutti qualcosa, come fosse una mucca che viene spolpata fino alle ossa. La cosa pubblica deve creare reddito e i risultati di questa strategia nel tempo saranno evidenti”.

Massima attenzione dell’Amministrazione comunale anche sulle società partecipate. “Ci sono realtà – ha spiegato il sindaco – che funzionano come grandi società industriali e danno ottimi risultati, altre che vanno rilanciate. Uno dei miei pensieri più gravosi è il Casinò su cui credevo fosse sufficiente il rilancio del business del gioco e invece mi accorgo di quanto sia importante una ristrutturazione dell’impresa con il coinvolgimento di sindacati e dipendenti”.

Un’analisi è stata poi fatta rispetto al futuro della città e al ruolo di Venezia in Italia e nel mondo, alla necessità di valorizzare le sue infrastrutture, come il porto e l’aeroporto, al rilancio di Porto Marghera per creare crescita e sviluppo, al rapporto con le istituzioni, quali Governo, Regione e Prefettura in un’ottica di lavoro sinergico per la città. “Governare è difficile e bisogna affrontare le situazioni con la massima lealtà istituzionale”.

Sulla questione delle grandi navi il sindaco ha ribadito la necessità che si ascolti la città esprimendo la propria contrarietà all’ipotesi che le navi da crociera possano andare nel cuore dell’area industriale di Marghera: “una soluzione che non è nell’interesse dei veneziani, né dei lavoratori e neppure delle imprese”. “Anche la presenza in Save ha un significato strategico – ha detto il sindaco –  perché l’aeroporto è un bene di tutti che vogliamo difendere in quanto consente a Venezia di mantenere il collegamento con il mondo. Vogliamo bene alle situazioni industriali che funzionalo e Save, grazie al suo presidente, Marchi, dimostra di farlo egregiamente”.

“Vogliamo cambiare questa città e vedrete che ci riusciremo” ha affermato infine il primo cittadino. Desideriamo ricostruire una città normale in cui le persone anziane, le mamme, i bambini, le giovani donne possano camminare in sicurezza. Così si rilancia il commercio, l’impresa, l’industria, il modo di star bene. Chissà che prima o poi anche chi ha ancora dei dubbi e non ha sciolto le riserve sul nostro operato inizi a credere a questa nuova idea di città”.

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