La Voce della Città Metropolitana

Gottipavero: il palazzo che finanzia la musica

Il direttore Gottipavero racconta il Conservatorio di Venezia, un viaggio attraverso arte, musica e cultura in un gioiello storico che va oltre le note

In questa puntata di “La Voce della città Metropolitana”, la nostra conduttrice Maria Stella Donà intervisterà Roberto Gottipavero, direttore del Conservatorio “Benedetto Marcello”.

Il Conservatorio di Venezia, molto più che un’istituzione musicale

Con quasi 150 anni di storia, il Conservatorio di Venezia è molto più di un’istituzione musicale. Situato nel maestoso Palazzo Pisani, il secondo edificio più grande di Venezia dopo Palazzo Ducale, questo conservatorio ha coniugato con successo turismo e mecenatismo per sostenere giovani talenti musicali e preservare il magnifico patrimonio architettonico che lo ospita.

L’opportunità di visitare il Conservatorio offre non solo un’immersione nella ricca storia della musica, ma anche la possibilità di ammirare i tesori artistici di Palazzo Pisani. Il direttore Gottipavero racconta che i visitatori possono godere di visite guidate che includono momenti musicali eseguiti dagli stessi studenti, offrendo loro l’opportunità di mettere in pratica le loro abilità in una delle sale da concerto più belle di Venezia, con 164 posti a sedere.

Dalla terrazza alla biblioteca, un patrimonio unico

Ma il Conservatorio non si limita solo alla musica. Con due cortili e una terrazza panoramica che offre una vista mozzafiato a 360 gradi su Venezia, comprese le montagne nelle giornate più limpide, i visitatori sono immersi in un’esperienza unica.

Inoltre, il Conservatorio è un serbatoio di conoscenza, con una biblioteca che custodisce oltre 50.000 volumi, inclusi preziosi manoscritti dei secoli passati. Questo patrimonio è stato arricchito nel corso degli anni da grandi nomi della musica, come Wagner, che ha lasciato al conservatorio un leggio, una bacchetta e il suo cappello.

Tra attività didattiche e concertistiche

Ma il Conservatorio non si limita solo alla conservazione del passato. Organizza concerti gratuiti e offre una vasta gamma di attività didattiche e concertistiche, con eventi come il “Venerdì del Marcello” che mettono in mostra i migliori studenti.

L’istituzione si è anche evoluta con il tempo, adattandosi alla legge di riforma 508/99 e offrendo un percorso di studio più flessibile, concentrato su livelli triennali e biennali, insieme a programmi preparatori e master.

Inoltre, il Conservatorio non ha paura di innovare, come dimostra la prossima prima mondiale di un’opera commemorativa su Marco Polo, scritta dagli stessi studenti, che si terrà al Teatro Malibran i prossimi 18, 19, 20, 21 aprile.

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