Una montagna di rifiuti illeciti alta 5 metri e grande come Piazza San Marco è stata smaltita illecitamente da un gruppo di imprenditori del Nord in combutta con alcuni del Sud. Questa è l’accusa con cui i Carabinieri di Belluno stamani hanno arrestato 12 persone. Contestualmente, hanno sequestrato 3 capannoni oltre a beni mobili e immobili per un valore di 1,5 milioni di euro.
Sette province coinvolte
I militari parlano di gravi indizi e di un’operazione che è scattata, oltre che a Belluno, anche nelle province di Treviso, Padova, Vicenza, Napoli, Avellino e Pisa. L’indagine, coordinata dalla DIA (Direzione Investigativa Antimafia) di Venezia, è partita da un’importante ditta di rifiuti, coinvolta in un giro in cui gli imprenditori del Sud, operanti nello smaltimento della plastica, cedevano i loro rifiuti ad aziende del Nord. Questi introducevano quindi il materiale nei loro cicli produttivi, o lo stoccavano in luoghi improvvisati.
Rifiuti illeciti
Si parla complessivamente di 22000 tonnellate di rifiuti. Gli investigatori parlano anche di elementi concreti che portano a documenti fiscali irregolari. Questi servivano per nascondere il profitto del traffico illecito e fanno ipotizzare il dirottamento di 2 milioni di euro in conti esteri.
Indagati e a piede libero anche 10 correi responsabili di condotte analoghe, ma meno gravi