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I Måneskin colpiscono ancora

Stanotte è uscito il nuovo pezzo della band, eseguito per la prima volta durante un concerto a sorpresa a Londra

I Måneskin hanno pubblicato il secondo pezzo del loro nuovo corso, presentandolo ieri sera all’ Underworld di Camden in un concerto gratuito annunciato con poche ore d’anticipo . Si intitola The Loneliest e, un po’ come Supermodel, è frutto della collaborazione tra la band e artisti internazionali. Alcuni nomi sono: Rami Yacoub (co-produttore tra le altre cose di …Baby One More Time di Britney Spears), Sarah Hudson (una delle autrici di Dark Horse di Katy Perry), James Abrahart (Justin Bieber, Jason Derulo, Camila Cabello), Jason Evigan (Madonna, Maroon 5).

Il nuovo pezzo dei Måneskin

The Loneliest si prospetta un po’ come pezzo emo e un po’ come power ballad anni ’90, con un assolo chitarristico e un ritmo lento e cadenzato del tutto insoliti per il gruppo. La band lo definisce “una via di mezzo tra una lettera d’amore, un addio e un testamento. È quel che diresti alle persone a cui vuoi bene quando qualcosa di bello finisce. È un testo importante per noi: esprime un messaggio d’amore universale”.

I temi

Secondo gli artisti, la canzone si presenta come un vero e proprio processo di guarigione, che culmina con il grido finale catartico. Lo scopo è superare la mancanza di qualcuno e quel sentimento di nostalgia che è così ben espresso in questo pezzo. Il risultato è una vera e propria svolta emotiva e tonale rispetto ai Måneskin di Zitti e Buoni o Supermodel.

La polemica per il lyric video

Nonostante il pezzo sia stato molto ben accolto, non mancano le polemiche riguardanti la location affittata per girrare il lyric video dai toni funerei: Villa Tittoni di Desio in Lombardia. La band l’ha infatti presa in affitto per tre giorni a fine settembre. Secondo molti infatti il parco della villa sarebbe stato svenduto alla band con un affitto di 4920 euro per tre giorni.

Giorgio Gerosa del Pd, ad esempio, ha dichiarato: “Attendiamo di vedere la delibera con cui la giunta ha concesso gli spazi e il parco, che non è ancora stata pubblicata all’albo pretorio , ma è chiaro che si è creato un precedente”

Ma le sue( e non solo) critiche piovono anche sulla conseguente chiusura del parco comunale, ritenuto un bene pubblico destinato a rimanere tale a prescindere dalle intenzioni dei privati

E ancora Claudia Previti, presidente del circolo di Desio di Legambiente, dichiara che il passaggio dei mezzi usati per le riprese ha danneggiato il prato. Suggerisce quindi di utilizzare i soldi incassati dall’affitto per sistemare il prato, riparare i cedimenti dei canali sotterranei e aggiungere qualche gioco per i bambini.

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