Conduttrice speciale a Le Iene, con Nicola Savino, durante la puntata del 2 novembre 2021, Madame, la rapper italiana, nata a Creazzo, in provincia di Vicenza, si apre ad un lungo monologo. Madame, il cui vero nome è Francesca Calearo, di appena 19 anni, confessa: “Prendevo ansiolitici come se fossero acqua”.
Il monologo
Queste le parole di Madame, durante il suo lungo monologo a Le Iene. “Questa sera voglio parlarvi di una cosa che, fino a qualche mese fa, non avevo: l’autostima. L’autostima è amare sé stessi. Comprendersi, accettarsi, perdonarsi. Dobbiamo imparare ad amare tutto di noi. Anche le parti peggiori. Quelle che ci fanno soffrire e vorremmo cambiare. Ma se proviamo a cambiarle odiando ciò che siamo, facciamo un casino, sbreghiamo tutto”.
Continua: “L’assenza di autostima è una brutta bestia. Se non ce l’hai, senti di non valere nulla. L’anno scorso sono stata ospite a X Factor due volte. Prima di salire sul palco ero sola dentro il camerino. Piangevo disperata: ‘Cosa ci faccio qua?’, ‘Non me lo merito’. Non mi riconoscevo. Non mi amavo. La verità è che sono stata di merda per anni. Pure a Sanremo, e con il disco d’esordio in uscita. Stavo male. Sempre.
Prendevo ansiolitici come fossero acqua. Lo stomaco chiuso. Non mangiavo. Non dormivo. Era un circolo vizioso. Dicevo: ‘Ma ca**o!’ ‘Perché devo stare sempre così?’ Ad un certo punto è andata pure peggio. All’improvviso nella mia vita tutto era vuoto. Senza un senso. Mia madre. La mia casa. Il mio cane. La musica. Chiedevo alla gente: ‘Potete dirmi che senso date alla vostra vita?’ Da sola non riuscivo più a capirlo. È stato orribile. Un dolore atroce”.
La rinascita di Madame
Ora tutto sembra risolto e Madame è letteralmente rinata. “In quel momento ho scritto una delle mie frasi più belle: ‘Non ho paura di morire, ma ho paura di voler morire’. Poi mi sono detta: basta. Non puoi andare avanti così. Ho iniziato a lavorare ogni giorno per trovare un senso.
Ho guardato in faccia l’ansia che mi aveva sempre accompagnata. E ho trovato il modo per eliminarla. Mi sono detta: ‘Prima o poi soffrirai, ma non devi avere paura. Perché se soffrirai, ti curerai. E se non lo farai, morirai. E sai cosa c’è? Che tutti, prima o poi, muoiono’. Non possiamo rovinarci la vita perché abbiamo paura di soffrire. O di morire. È una grandissima caga*a”.
“Per me capirlo è stata una liberazione. Ho imparato a non essere schiava della fretta, a godermi i silenzi, il buio. Ho imparato a respirare. Ad accettare le cose che accadono senza che io possa controllarle. Ad accettare me stessa. Se mi aveste conosciuto un anno fa, avreste detto: minch*a, questa è grave. Adesso mi sono messa a posto. Ho trovato un senso nell’amore. E ho stima di me perché so comprendermi, accettarmi e amarmi. Insomma, sto bene. E anche se non ho trovato la cura per lo star male, ho curato la paura di star male”. Ha così concluso.