Lo stato assume atteggiamento di silenzio imbarazzante e ipocrita di fronte alle conseguenze dell’uranio sui soldati italiani.
Risale ormai a un secolo fa l’episodio che ha visto i nostri soldati entrare in stretto contatto con bombe composte di Uranio. È quest’ultimo che ha causato il maggior numero di morti e tutt’ora conta ancora diversi malati di tumori devastanti. Tuttavia lo stato non è mai intervenuto. Resta in un silenzio ipocrita offrendo priorità ad altre manifestazioni e ingiustizie, giuste, ma spesso non più importanti della salute dei nostri soldati.