La preoccupazione sulla sanità: le parole di Pietro Gasparoni

Al giorno d'oggi c'è una celata preoccupazione sulla sanità. Non si ha il coraggio di andare in ospedale, la gente si è sentita abbandonata.

Questa sera con i sindacati parliamo della sanità italiana. Gli ospiti in studio: Marj Pallaro, segretario generale della CISL del Veneto, Sonia Todesco della CGIL del Veneto e Pietro Gasparoni, il nostro testimonial sulla sanità. Al telefono Ciro Silvestri, Segretario del Sindacato FISI.

Pietro Gasparoni, Specialista di Medicina Interna: “Sono d’accordo sul fatto che ci sia una diffusa sensazione da parte dell’utenza di una celata preoccupazione sulla sanità. Non si ha più il coraggio di andare in ospedale e questa è una preoccupazione diffusa.

La gente si è sentita in questo lungo periodo abbandonata e continua a sentirsi così. Siamo poi in un’epoca in cui la comunicazione è molto variegata, dove verità e non verità si mischiano o confondono. Molte verità sono state negate e lo testimonia Luigi Gandi anche stasera e la gente ha preso coscienza di una situazione diversa.

L’industria farmaceutica

Porto un esempio legato alla tiroidite di Hashimoto visto che è il mio campo. Un anno e mezzo fa è stato messo in commercio un prodotto per la cura dell’ipotiroidismo, la tiroxina, e sulla confezione è riportata la data di scadenza fissata ad 18 mesi. Dopo 4 mesi ci si accorge che questo prodotto nella confezione si degrada.

Ciò sta a significare che questa ditta farmaceutica non ha preso 100 pazienti per fare uno studio completo sull’efficacia del farmaco, ma non lo ha svolto neanche sulle provette che ha in magazzino. Questo lo abbiamo visto su un problema relativamente banale e questo perché se la donna dovesse essere in gravidanza può abortire.

Questa è oggi l’industria farmaceutica e lo viviamo in un’epoca in cui i vaccini si basano su lavori e osservazioni scientifiche. Il secondo modello di vaccini a MRNA è stato sperimentato su 8 topi. È in base a quegli studi scientifici che hanno dimostrato l’aumento degli anticorpi nei topi che è stata data disposizione all’uomo.

E questo quando Brusaferro diceva che se tu hai avuto il Covid e hai gli anticorpi dovevi comunque sottoporti a vaccino. Anche queste sono verità. Questa è l’industria farmaceutica, così com’è competenza degli enti rappresentativi di controllare perchè quella tiroxina è stata approvata dall’EMA e dall’AIFA”.

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