Aja, una task force per aiutare gli albergatori di Jesolo

Istituita dall'Associazione Jesolana Albergatori per aiutare gli associati ad affrontare il momento primo problema: gli affitti d’azienda che stanno mettendo a rischio diverse attività

Uno studio legale per aiutare gli albergatori ad affrontare la situazione di difficoltà. Ma anche un esperto in marketing e comunicazione ed un consulente per le risorse umane, oltre alla consueta collaborazione con Fidi Impresa. E’ una vera e propria task-force per l’emergenza, quella messa in piedi da Aja – Associazione Jesolana Albergatori, per andare incontro alle necessità degli associati, per affrontare l’immediato e programmare il futuro prossimo. “La riapertura delle attività resa possibile con le ultime disposizioni del Governo – spiega il presidente Aja, Alberto Maschio – non ha nascosto o attenuato le difficoltà che le imprese del turismo sono costrette ad affrontare.

Aja

Anzi, per certi versi, anche se può sembrare paradossale, l’avvio delle attività può rischiare di acuire certe criticità”. Ecco, allora, il professionista per il supporto psicologico, gli avvocati per gli aiuti legali, il consulente per le risorse umane per tutto quello che riguarda la gestione del personale, ma anche l’esperto in marketing e comunicazione. “Quest’ultimo è la dimostrazione di come si voglia comunque guardare al futuro prossimo – aggiunge Maschio – aiutando ad impostare un nuovo modello imprenditoriale e facendo in modo che questo momento diventi anche una occasione di rilancio”.

Gli affitti d’azienda / locazioni

Il primo problema che la task-force si è trovata ad affrontare, assieme alla consueta azione sindacale di Aja, è quello degli affitti d’azienda, che stanno rischiando di mettere in ginocchio molti imprenditori. Allo stato attuale a Jesolo si calcola che almeno il 50% delle attività ricettive alberghiere (pari a 180 circa sulle 370 complessive) sia gestito con la formula dell’affitto d’azienda.

“I proprietari sembrano non percepire fino in fondo ciò che la realtà ci sta mettendo di fronte – commenta ancora il presidente Aja, Maschio – non accettando di riformulare il contratto in essere. Il problema è grave per tutti e rischia di fare perdere un intero tessuto imprenditoriale”. Quello che Aja chiede ai titolari delle aziende, è di accettare la possibilità di mettersi attorno al tavolo per avviare una discussione che possa portare ad una rinegoziazione dei canoni d’affitto. “Il rischio d’impresa è di entrambi e va ripartito – insiste Maschio – con senso di solidarietà reciproca e condivisione del problema”.

Per Aja di fronte a contratti forse troppo ancorati alle logiche del passato, deve essere colta l’occasione per una rimodulazione complessiva degli stessi, più al passo con le necessità di un mercato in continua evoluzione e fluttuazione. “Questa, insomma, diventi una reale e concreta opportunità di rilancio delle aziende, con una condivisione delle progettualità”.

Nessun aiuto per le assunzioni

Al momento sono rimaste completamente inevase le richieste, partite da Jesolo e fatte proprie da Federalberghi regionale e nazionale, di aiuto alle imprese turistiche, in fatto di assunzioni dei lavoratori stagionali. “Non c’è stato nessun incentivo alle assunzioni, così come non è stata considerata la proposta di decontribuzione”, interviene Maschio. “Sono a rischio molti posti di lavoro, perché a queste condizioni, in questo particolare momento storico, in molti ridurranno l’organico o assumeranno solo più avanti. E chi assumerà, si troverà con costi che diventano insostenibili se si rapportano all’andamento della stagione”.

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