Elements, la mostra-denuncia di Toso Borella a Murano

La mostra-denuncia di Marco Toso Borella pone l’accento sul ruolo dell’uomo, del maestro, dell’artista nella salvaguardia dell’antica arte del Vetro di Murano autentico

Elements, la mostra-denuncia di Marco Toso Borella in occasione di The Venice Glass Week pone l’accento sul ruolo dell’uomo, del maestro, dell’artista nella salvaguardia dell’antica arte del Vetro di Murano autentico. Toso Borella: “Oggi lavorare il Vetro di Murano è come parlare di computer usando il latino. Il maestro è il traduttore senza il quale non c’è futuro per questa eccellenza veneziana”.

Gli elementi della magia del Vetro di Murano

Aria, fuoco, acqua, terra: sono gli elementi che creano la magia del Vetro di Murano. Ma il crogiolo necessario alla loro fusione per poter dare vita all’opera d’arte è l’uomo, il maestro, l’artista. Che diventa egli stesso elemento necessario alla sopravvivenza dell’antica arte muranese.

Sarà questo il focus concettuale intorno a cui si svilupperanno le opere che verranno presentate nell’ambito della manifestazione The Venice Glass Week (4-12 settembre) dall’eclettico artista muranese Marco Toso Borella.  Pittore su vetro secondo un’antica tradizione che appartiene alla sua famiglia da secoli e che il maestro ha nobilitato trasformandola in espressione artistica al massimo livello diventandone unico testimone vivente nel mondo.

Elements

Elements/Elementi. Questo il titolo della mostra personale che il maestro allestirà negli spazi della vetreria Mazzega a Murano, dove ha il suo atelier e nella quale presenterà, tra le varie realizzazioni, anche un’opera-installazione. Un’opera “aperta”, “in fieri” proprio con l’intento di sottolineare la centralità dell’uomo, dell’artista, del maestro vetraio. Vero custode dell’autenticità di una tradizione che rischia di scomparire.

“Mentre assistiamo impotenti da tempo alla “delocalizzazione” della produzione autentica muranese – afferma – ritengo necessario che in occasione di una manifestazione come The Venice Glass Week, non ci si dimentichi di riconoscere che il Vetro è Murano e Murano è il Vetro. La storia di questa materia è profondamente radicata nella storia di Venezia. In tutto il mondo per secoli Murano è stata sinonimo di Vetro.”

“Ma oggi questa tradizione scricchiola, schiacciata dalle difficoltà economiche recenti che hanno colpito duramente l’economia muranese. Ma anche da una certa miopia che non riconosce adeguatamente, a mio avviso, il ruolo dell’uomo senza il quale il Vetro di Murano non può esistere. Il maestro vetraio, l’artista del vetro, colui che dà al vetro forma e sostanza, colui che trasforma dei singoli elementi disgregati in opera d’arte”.

Molto al di là della mera esecuzione manuale e artigianale, Toso rivendica la necessità che non vada persa la creatività tipica dei maestri muranesi, una creatività che necessita di immersione in un contesto culturale e artistico fin da piccoli. E alla quale oggi – denuncia- si fa troppo poco attenzione.

“Il maestro vetraio – continua – è come un Giano bifronte che con uno sguardo è rivolto al passato e con un altro al futuro. Egli è un grande raccoglitore di tradizioni che deve continuamente riversare verso l’oggi. Senza questo lavoro di traduzione viene meno il legante che unisce gli elementi e la materia prima si disgrega per sempre”.

L’opera “In fieri e diffusa”

L’opera d’arte che l’artista svilupperà sotto gli occhi dei visitatori, che avranno così eccezionalmente l’occasione di assistere in diretta alla realizzazione del capolavoro, resterà aperta anche ad uno sviluppo successivo attraverso l’integrazione di ulteriori parti che andranno ad aggregarsi alla composizione nel tempo e che andranno a creare quindi un’opera diffusa, le cui componenti saranno vendute singolarmente  e distribuite in tutto il mondo.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 4 al 12 settembre alla Vetreria Mazzega (fondamenta Da Mula, Murano). L’ingresso alla mostra è libero su prenotazione: marcotosoborella@gmail.com Tel 3282779554

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