Lo zocchese Vasco Rossi, modenese ad honorem

Grande festa “istituzionale” ieri a Modena per Vasco Rossi, diventato cittadino onorario della città emiliana dove – il primo luglio scorso – ha dato vita al concerto che ha battuto il record mondiale per numero di spettatori paganti: 225.173.

Vasco Rossi ha ricevuto ieri a Modena – alla presenza del sindaco Gian Carlo Muzzarelli – le chiavi della città e la cittadinanza onoraria, concessagli dal Consiglio comunale dopo il concerto del luglio scorso: «Il 2017 è stato l’anno di Modena Park, l’1 luglio 2017 ha vinto la musica contro la paura e Modena è diventata la capitale mondiale del rock», ha dichiarato il rocker che ha chiuso il suo intervento dicendo: «Alla fine di tutto o all’inizio di tutto ringrazio sempre il cielo e la chitarra».

«L’occasione per festeggiare i miei primi 40 anni di musica e canzoni si è trasformato nel più grande raduno rock della storia della musica italiana. Un evento di portata mondiale che ha stabilito una serie di record», ha ribadito il Komandante nel suo discorso (QUI in versione integrale) ringraziando quanti hanno reso possibile l’evento epocale, dal “popolo del rock” che ha invaso pacificamente la città, ai collaboratori «che hanno lavorato giorno e notte per far sì che si realizzasse la tempesta perfetta», dall’amministrazione comunale ai volontari e alle forze dell’ordine.

«Per tre giorni – ha proseguito Vasco – una città di 185.000 abitanti è stata invasa da un pacifico e festoso popolo di oltre 230mila persone che, contraddicendo le ipotesi più catastrofiche, si è comportato in un modo civile e corretto». 

E per il prossimo tour è già molto carico: «Sarà ancora un po’ come Modena Park, molto Anni ’80. Ci sono rimasto dentro, con lo spirito dei pantaloni corti. Andremo da Nord a Sud. Ci ho pensato, ho deciso. Continuerò a fare concerti perché vedo che alla gente piace, e a me anche. Lo fa Bob Dylan, lo potrò fare pure io».

Exit mobile version