Museo della Bonifica e Grande Guerra: la nostra storia

Il Museo della Bonifica di San Donà di Piave si amplia con un nuovo spazio dedicato alla Grande Guerra e un rinnovato percorso di visita all'insegna dell'interattività e della realtà aumentata

Sabato 9 ottobre ha riaperto il MUB, Museo della Bonifica, all’insegna di un ulteriore rinnovamento grazie agli interventi del Progetto Interreg Italia-Slovenia WalkofPeace.

Museo della Bonifica

Dopo la completa riqualificazione del 2018, il museo si è dotato di multimedialità e di un nuovo spazio espositivo. Questo è dedicato al tema Grande Guerra e Bonifica. Rappresenta un elemento peculiare delle vicende del conflitto in una terra d’acqua quale il Basso Piave.

“Ringraziamo la Regione del Veneto che ha individuato e coinvolto il MUB tra i destinatari di questo progetto, attraverso un finanziamento di 350.000,00 euro. Un ringraziamento anche a Vegal, che è partner. Si tratta di una preziosa opportunità che permette di valorizzare e mettere in rete le realtà del territorio in un’ottica europea di condivisione e di promozione.

Le novità

Il nuovo settore espositivo, dedicato al rapporto tra bonifica, paludi e Grande Guerra anticipa inoltre il Centenario del Congresso delle Bonifiche che si terrà nel 2022 a San Donà, dove si svolse, nel primo dopo guerra, segnando ancora oggi una pietra miliare nella storia della bonifica nazionale” così il Sindaco Andrea Cereser.

“La realizzazione di uno spazio di approfondimento dedicato al tema della Grande Guerra e Bonifica, ovvero di quella strategia poco nota di allagamenti e distruzione di impianti idrovori che ha caratterizzato la guerra anfibia e invisibile nelle terre del Basso Piave, s’inserisce in un percorso espositivo del Museo della Bonifica già esistente e in un racconto che è legato alle origini del territorio.

Si è scelto di valorizzare la narrazione attraverso un software multimediale che potesse aggiungere nuovi punti di interesse alla visita e l’utilizzo della realtà aumentata è risultato fortemente performante. E’ stato così aggiunto un nuovo livello di interattività nella fruizione del museo, permettendo di fornire più informazioni di quante sia possibile inserire nell’esposizione fisica” così il Direttore dei Musei Civici Sandonatesi, Sara Campaner “Il progetto WalkofPaece ha inoltre consentito una serie di importanti interventi di manutenzione straordinaria nell’ala vecchia del museo, che oltre al rifacimento di impianti e infissi, ha portato alla rimozione di alcune barriere architettoniche. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo dai progettisti “Solaris” agli sviluppatori dell’App “Conform”, all’Associazione Storica Culturale “Il Piave 1915-1918” che ha donato la ricostruzione della trincea sul Piave e a tutte le maestranze che hanno lavorato”.

L’inaugurazione

Il momento inaugurale ha visto la partecipazione dell’associazione Corpo & Danza, quale segno di speranza per la futura vita del MUB con eventi legati anche al mondo della danza, della musica e del teatro.

“Si tratta di un’altra tappa di riqualificazione del MUB per renderlo uno strumento a disposizione non solo di San Donà, ma del territorio. La multimedialità, con attenzione all’accessibilità, costituisce un altro elemento importante del rinnovamento. L’intento è quello di coinvolgere anche le giovani generazioni, dando voce ai protagonisti della storia. Il museo ha ripreso quindi le sue iniziative che già lo avevano caratterizzato con ottimi riscontri dopo la riqualificazione del 2018. In quella circostanza era diventato sede di eventi, tra laboratori, incontri, degustazioni, spettacoli, concerti. Un ringraziamento particolare al Direttore dei Musei Civici, Sara Campaner per il lungo e ingente lavoro svolto con competenza e passione.” conclude l’Assessore alla Cultura Chiara Polita.

Per promuovere la realtà rinnovata sono anche in programma visite tematiche dedicate ad insegnanti, operatori economici e associazioni del territorio.

Come accedere

L’ingresso è consentito solo con Green Pass e mascherina, fino al limite consentito dai protocolli Covid vigenti. Il museo osserva i seguenti orari:

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