Massimiliano Zane: la cultura e l’economia nel 2030

La cultura per lavorare in sinergia con i vari settori economici ha bisogno di piani a lungo termine coinvolgendo tutti

Nella nona puntata di “Stanno facendo un 48”, programma condotto da Patrizio Baroni, abbiamo discusso della cultura e dell’economia, di come esse siano legate insieme a Massimiliano Zane, Progettista culturale e Consulente per il Ministero della Cultura, Federico Sboarina, sindaco e presidente della fondazione Arena di Verona, Alberto Bozzo, Direttore Sviluppo Mercati e Vendite di Vela spa ed organizzatore del Salone Nautico di Venezia 2021, Henar Gill, Direttrice Generale dell’Ozen Collection Maldives.

L’Italia riuscirà a far lavorare la cultura in sinergia con altri settori oltre al turismo?

Massimiliano Zane, Progettista culturale e Consulente per il Ministero della Cultura: “Su questo si sta lavorando ed è auspicabile che accada, servirà coraggio e lungimiranza.

Bisognerà di riuscire ad armonizzare interessi diversi e prospettive di sviluppo differenti basandosi sulle finalità comune.

Il turismo in Italia è gran parte culturale e lavorare in sinergia fa bene basti pensare al settore culturale che è gran parte pubblico mentre quello turistico in gran parte privato.

Pensando alle città d’arte dopo la pandemia, per esempio Venezia, vi è la possibilità di riscrivere l’accessibilità mettendo in equilibrio tutti gli attori coinvolti.

I mercati esploderanno di opportunità appena coglieranno la possibilità di agire.

Bisogna guardare in un’ottica di lungo respiro, non solo fino al 2021 per esempio il PNRR è pianificato fino al 2026, perché oggi stiamo gettando le basi per ciò che saranno le nuove economie anche per il prossimo decennio.”

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