Marco Forieri in arte “Furio” si racconta con il suo nuovo look

Marco Furio Forieri racconta tutti i suoi impegni musicali e non: è uno dei giudici di In Talent, continua la sua attività musicale con gli Ska-J e fa parte del direttivo del circolo anziani di Santa Marta. Non è escluso un ritorno con i Pitura Freska.

Marco Forieri in arte “Furio” ha quasi 56 anni, è uno dei pochi veneziani nativi rimasti a Venezia e ne va molto fiero. È impegnato in molteplici attività e ha annunciato in anteprima che con il suo gruppo Pitura Freska stanno pensando di tornare a calcare le scene dopo dieci anni di stop. Sono arrivate molte richieste da vari promoter e insieme stanno valutando se è il caso di tornare esibirsi per accontentare i vecchi e i nuovi fan che continuano ad ascoltarli. Tutti si ricorderanno il loro esordio a Sanremo. L’ultimo ricordo è invece il concerto in Piazza San Marco tenuto in occasione del carnevale 2008.

Marco Forieri è attualmente anche uno dei giurati di In Talent, in onda il giovedì sera su Televenezia. Quest’anno però sfoggia un nuovo look. Ha fatto la pazzia di tagliare i suoi due metri di dreadlocks ed è molto più contento e sereno. Ha dichiarato che era decisamente stufo di avere questi capelli e ora sta molto meglio. I suoi capelli erano diventati famosi, tanto che dopo averli tagliati ha girato una simpatica intervista dal titolo “I capelli di Furio”. Il video è stato pubblicato in rete e ha ottenuto molte visualizzazioni. Ora porta sempre un cappello della Reyer, ma ha confessato che in realtà non è perché segue le partite, ma perché ha i colori della bandiera di Venezia.

Il 25 aprile si è esibito con il suo gruppo, gli Ska-J, a Ponte di Piave in occasione del “Piave-Live”. Il 1 maggio invece, come da tradizione, sono stati gli ospiti principali a Forte Marghera nell’ambito della manifestazione “Panni stesi”. Hanno appena finito di girare un video che uscirà a maggio, sempre dal disco che è stato pubblicato quasi due anni fa.
Fa anche parte del Direttivo del circolo anziani di Santa Marta, cercando insieme ad altri di tenere sempre vivo questo spazio. È un’attività a cui tiene molto e lo fa volentieri perché a Venezia si parla sempre di spazi da conquistare. In realtà gli spazi ci sono, ma vanno gestiti anche se con sacrifici.

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