Jesolo: travolge una donna che attraversa la strada e si allontana

Jesolo: badante investita e in coma farmacologico all’ospedale dell’Angelo di Mestre. L’investitore non si ferma e torna sul posto venti minuti dopo

Il 29 dicembre scorso, all’incirca alle 17, a Jesolo Lido, in via Vincenzo Monti, nei pressi delle scuole elementari “Colombo”, si è verificato un grave incidente stradale. K. P., una settantunenne di origine ucraina che attualmente risiede a Jesolo dove lavora come badante, a due passi dal luogo del sinistro, è stata investita da una macchina mentre stava attraversando a piedi la strada.

La donna era stata accompagnata a casa in auto dal figlio di un’amica: è scesa dalla vettura e ha attraversato, ma proprio in quel mentre è sopraggiunta una Renault Scénic condotta da un anziano, pure lui residente in zona, che l’ha travolta. A quanto riferito da alcuni testimoni il conducente, che con ogni probabilità andava oltre il limite di 50 km/h, non avrebbe proprio visto il pedone frenando solo dopo l’impatto. Un impatto tremendo: la badante è stata sbalzata sul cofano, ha sbattuto il capo contro il parabrezza della vettura, infrangendolo, ed è stata trascinata per svariati metri finendo esanime sull’asfalto.

Ma l’aspetto ancora più inquietante della vicenda è che il conducente, dopo essersi fermato ed essere sceso dall’auto per vedere cosa fosse successo, a quanto riferito da un testimone sarebbe subito ripartito senza prestare soccorso alla 71enne, salvo poi avere un rigurgito di coscienza e tornare in loco una ventina di minuti dopo. Ad allertare il 118 è stato il giovane che l’aveva accompagnata a casa e che ha assistito alla drammatica scena: sul posto sono poi intervenuti per i rilievi anche gli agenti della Polizia locale di Jesolo.

Soccorsa dai sanitari del Suem, la donna, in ragione della gravità delle sue condizioni, è stata trasportata all’ospedale dell’Angelo con numerose e gravi lesioni, in particolare un trauma cranico, ciò che preoccupa di più: è tuttora ricoverata nel reparto di Rianimazione del nosocomio mestrino ed è tenuta in coma farmacologico, oltre ad avere fratture varie, in particolare alle costole (ne ha rotte una decina).

Per essere assistiti, i figli della signora, accorsi dall’Ucraina al capezzale della madre, attraverso il consulente personale Diego Tiso, si sono affidati a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini. Studio 3A, oltre a supportare i familiari anche con l’ausilio di una mediatrice culturale, ha subito fatto richiesta di accesso agli atti per comprendere meglio la dinamica dei fatti e conoscere gli eventuali provvedimenti assunti nei confronti dell’investitore. L’anziano, oltre che per lesioni stradali gravissime, potrebbe essere perseguito anche per il reato di fuga.

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