Intervista a Enrico Zanetti sulle banche Venete

Veneto Banca e Popola di Vicenza, tutte le lacune di Bankitalia e Consob. A parlarcene è Enrico Zanetti, membro della commissione bicamerale d’inchiesta e di disciplina delle banche

Enrico Zanetti, segretario di Scelta Civica, critica Bankitalia per aver avuto una visione “strabica” nel trattare la Banca Popolare di Vicenza e la Veneto Banca. C’è una diversa attenzione e attivazione da parte di Bankitalia nei rapporti con Banca Popolare di Vicenza e con Vento Banca.

Sui giornali è stato riportato l’atteggiamento arrogante di Carmelo Barbagallo, il quale nega di aver voluto la fusione tra le due banche. Fusione che, a detta di Zanetti, avrebbe permesso alla Veneto Banca forse di potersi salvare.

Un fatto ormai acclarato è come Banca d’Italia, già nel 2001, sapeva che il metodo con cui venivano determinati i valori delle azioni era un metodo inadeguato. Non lo comunica alla Consob, che è l’autorità che ha il compito di intervenire, quando vi sono gli aumenti di capitale e che fino al 2015 non lo scopre.

In pratica, da una parte c’è la Consob che impiega 15 anni a scoprire una cosa e interviene troppo tardi, dall’altra c’è Bankitalia, che quando sa una cosa utile per l’altra autorità, non la comunica per 15 anni.

“La commissione – afferma Zanetti- si sta concentrando di più su Consob e Bankitalia e meno sui banchieri”. Questo perché i banchieri hanno già la loro commissione d’inchiesta, ovvero le varie procure tribunali dove già tutti sono sotto processo.

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