“Droni”, un racconto di Adriano Scantamburlo

Adriano Scantamburlo alle prese con un drone.

Adriano Scantamburlo ci racconta una sua avventura con i droni. Mentre stava guardando in tv la partita della Juve, ha sentito un rumore di elicottero ed è andato a controllare cosa fosse. Ha visto una specie di zanzara, con l’elica in testa e la coda che si muoveva, che girava intorno al camino di casa sua e andava in giro sul tetto. Dal momento che quell’aggeggio lo infastidiva non poco, ha provato a tirargli un secchio d’acqua, ma lo ha schivato, la scopa e l’ha schivata di nuovo. Amareggiato, Scantamburlo riflette su come una volta i vicini di casa arrivavano con ceste piene di cose appetitose, mentre ora mandano il drone. A ciò lui vuole rispondere mandando il gatto con una biscia ancora viva in bocca con la coda che gira come l’elica del drone. Il drone che lo tormentava, intanto, si è allontanato da casa sua ed è andato verso quella accanto, dove sul balcone c’era una signora che lo aspetta a braccia aperte: lo bacia, lo abbraccia e lo coccola!
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