Coronavirus: Zaia: “state a casa, non ci saranno respiratori per tutti”

Sospese le prestazioni non urgenti negli ospedali. C'è necessità di tenere liberi i letti delle terapie intensive. Le frontiere però sono chiuse e gli ordini bloccati

Coronavirus Veneto, il presidente della Regione Luca Zaia nel punto stampa di oggi, 13 marzo 2020 ha detto: “Se non ci intralciano con tutte le paturnie mentali che ci sono in questo Paese stiamo pensando di organizzare un aereo per riuscire ad andare a comprarci macchine respiratorie, sempre che ce siano, in Cina”. Coronavirus nel Veneto Orientale: nuovi casi in aumento

In ospedale solo le emergenze

Coronavirus, per preservare i posti letto di area intensiva, in previsione di un massiccio afflusso di pazienti, la Regione del Veneto ha definito e attivato una serie di nuove modalità operative dell’intero sistema sanitario disponendo, tra l’altro, la sospensione dell’attività chirurgica non urgente che richieda ricovero in terapia intensiva post operatoria, ad eccezione degli interventi indifferibili in considerazione delle condizioni cliniche dei pazienti, e la sospensione delle attività di specialistica ambulatoriale pubblica e privata convenzionata ad eccezione delle categorie temporali U (urgente) e B (breve) e degli ambiti materno infantile e oncologico.

La nuova organizzazione operativa sarà valida fino al 15 aprile 2020 ed è stata condivisa dal Comitato Scientifico per il coronavirus istituito in Veneto con delibera di Giunta regionale del 12 marzo. Coronavirus, Ulss4 cerca medici, pediatri e infermieri

Le modalità

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Tali disposizioni, condivise dal Comitato scientifico di cui alla DGR 269/2020 nella seduta del 12 marzo, trovano applicazione sino al 15 aprile.

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