Biennale d’Arte: esposto il barcone in cui morirono 700 migranti

L’artista della chiesa-moschea porta alla Biennale d’Arte 2019 la nave-bara dei 700 migranti morti nel Mediterraneo

È arrivato nella tarda serata di ieri a Venezia il grande barcone azzurro simbolo delle tragedie delle migrazioni degli ultimi anni: il peschereccio libico che il 18 aprile 2015 affondò nel Canale di Sicilia, con 700 persone a bordo. Fu recuperato nel 2016 su disposizione del governo Renzi, ora diventerà un’istallazione artistica della Biennale d’arte.

In questo momento si trova in uno dei bacini della ex fabbrica di navi della Serenissima. Lì rimarrà per tutta la durata della Mostra internazionale d’arte come un’opera d’arte firmata da Büchel. Si tratta dello stesso artista amante delle provocazioni che nel 2015 aveva trasformato un padiglione della Biennale in moschea.

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