Aumenta la tassa d’imbarco al Marco Polo: compagnie low cost tremano

Le compagnie aeree low cost tremano di fronte alla decisione del consiglio comunale di aumentare la tassa di 2,50€

Dopo l’annuncio dell’aumento della tassa d’imbarco, le compagnie aeree low cost Easy Jet, Ryanair e Volotea sono ora sul piede di guerra e minacciano di andarsene dall’aeroporto Marco Polo, con ripercussioni sul lavoro oltre che sull’arrivo di turisti.

L’aumento della tassa di 2,50€

L’aumento della tassa d’imbarco di 2,50 € fa tremare le compagnie, già alle prese con caro carburante e con il recupero delle perdite registrate durante la pandemia. La decisione è stata presa in queste ore dal Consiglio Comunale di Venezia. Ossia, per scendere a Tessera si spenderà 9 € anziché i 6,50 € previsti negli altri scali.

La posizione dell’assessore al bilancio Michele Zuin sulla tassa

“E non si torna indietro, – spiega l’assessore al bilancio Michele Zuin – le città d’arte hanno ingenti costi. Anche loro come le compagnie aeree devono far fronte ai consumi energetici che stanno esplodendo” .

La consigliera Cecilia Tonon si schiera in opposizione

La decisione ha diviso l’opposizione. La capogruppo di “Venezia è Tua” Cecilia Tonon si è schierata contro la tassa e le categorie economiche della città per il momento però tacciono.

La posizione della consigliera Elena Ostanel

Anche in Consiglio Regionale Veneto le forze politiche sono divise, la Consigliera Elena Ostanel di “Il Veneto che vogliamo” ha chiesto all’assessore al turismo Federico Caner di prendere posizione ma lui ha detto di non aver competenze in materia.

Secondo Ostanel la Regione avrebbe abdicato al suo ruolo, considerando che l’areoporto è una struttura internazionale che serve tutto il Nord-Est e non solo Venezia.

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