Zaia: “il Covid è la terza guerra mondiale”

Nonostante i dati e l'avvicinarsi della bella stagione, Zaia sottolinea l'importanza di mantenere alta l'attenzione, anche per i vaccinati.

La pandemia da Covid-19 peggio della terza guerra mondiale: più morti e ai reduci va riconosciuto un ruolo. Queste le dichiarazioni forti di Luca Zaia che comincia a trarre i primi bilanci di un’epidemia di cui si comincia a vedere la fine anche se la mascherina bisognerà sempre tenerla. Bisogna fare i conti con i medici ed infermieri che non si vaccinano e nel Veneto sono 6 mila.

Il Bollettino

I dati di oggi riportano 274 casi in più di ieri, i totali positivi in questo momento sono 11.791 (meno 855 rispetto a ieri). I ricoveri in ospedale si attestano intorno ai 770 ricoverati, 34 in meno di ieri. In terapia intensiva il dato è di 98 ricoverati, meno 1 rispetto a ieri. I decessi sono 6.

I decessi della pandemia: numeri da capogiro

“Un dato ISTAT di pochi giorni fa diceva che i morti per la pandemia superano quelli della seconda guerra mondiale. senza contare che L’OMS ha dichiarato che i decessi di covid siano almeno 3 o 4 volte superiori rispetto a quelli dichiarati.”.

Sulla zona bianca del Veneto

Queste le parole del Governatore: “Noi siamo zona bianca, di fatto ma non di diritto. Ai veneti consiglio cautela. Non abbiamo vinto nulla se non continuare a stringere i denti, sapendo di essere supportati da una eccellente macchina sanitaria. Ma comunque non si abbassi la guardia”.

“Superato il 50% dei vaccinati – continua – probabilmente la mascherina non serva più. Però bisogna ricordare ai vaccinati che, se si è assieme a un gruppo di persone non vaccinate, bisogna portare la mascherina perché può veicolare il virus e non ammalarsi.”

“I postumi di questa patologia, se diventano invalidanti o hanno bisogno di cura per tutta la vita, penso debba vada riconosciuto il ruolo di questi reduci”.

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