Variante inglese del Covid: circolava da settembre in Veneto

La variante inglese è già in Italia. E' stata individuata a Roma. Ci sono due casi dubbi a Palermo e nel Veneto si attende l'esito su 260 tamponi riguardanti passeggeri arrivati in volo da Londra - Irlanda

C’è il sospetto che la variante inglese del covid circolasse già in Veneto da settembre, mentre è certo che a Roma il Covid-19 bis è già arrivato. E’ stato individuato nell’ospedale militare del Celio in due persone e forse tre.

Variante inglese del Covid

Anche nel veneto le microbiologie venete sono al lavoro per trovare tracce della nuova mutazione in pazienti tamponati nella regione. “Certo che se si guarda la curva inglese e si guarda la nostra qualche dubbio viene”, ha commentato Luca Zaia in diretta. Firmata una nuova ordinanza in Veneto per imporre tamponi a tutti quelli che arrivano da Gran Bretagna e Irlanda.

Sono stati effettuati i tamponi su passeggeri provenienti dall’Inghilterra e atterrati in Veneto

Così finora sono stati tamponati i passeggeri di due voli atterrati a Venezia e a Verona per un totale di 260 viaggiatori, le persone testate sono in isolamento fiduciario fino all’esito del tampone. Intanto i virologi stanno cercando di capire quali nuovi effetti presenta questa variante. “Non è ancora chiaro quanto sia pericolosa”, ha dichiarato la virologa Antonella Viola.

La velocità di propagazione sembra molto alta

Si sa però che si propaga con una rapidità superiore almeno per il 70% delle 12 varianti che hanno circolato finora e che l’età media dei pazienti Covid positivi per questa mutazione è di 41 anni, è una fascia di età che fino ad ora la guardia non l’aveva alzata. Rimane il dubbio se i vaccini in produzione siano efficaci con questa nuova mutazione.

Le dosi del vaccino Moderna saranno autorizzate a partire da 23 dicembre

Intanto il virologo Giorgio Palu’. Neo presidente dell’Aifa agenzia italiana per il farmaco ha annunciato che potrebbe autorizzare le dosi del Moderna a partire dal 23 dicembre, ossia dopodomani. Oggi intanto l’Ema, l’agenzia europea per il farmaco, ha autorizzato il vaccino Pfizer per i pazienti maggiori di 16 anni. Il vaccino dunque non può riguardare i ragazzi. Questa nuovo intoppo rischia di avere delle ricadute sull’intenzione di riaprire le scuole il 7 gennaio.

Le dichiarazioni di Zaia

“L’andamento nelle curve è importante, si vede in quella inglese, dove la curva si abbassa e poi fa una verticale, un picco impressionante». ha ammonito Zaia.

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