Valeria Solesin: Venezia ricorda la ragazza uccisa al Bataclan 5 anni fa

Cinque anni fa veniva stroncata la vita di Valeria Solesin assieme ad altre 129 persone nel massacro di Parigi. Stamane Venezia si è fermata per ricordare una delle più grandi stragi che la città abbia vissuto a causa del fanatismo religioso. Una ferita aperta anche per Venezia

Parigi si è fermata stamane per ricordare le 130 vittime della strage del Bataclan, il 13 novembre di cinque anni fa. A Venezia il pensiero è tornato a una delle vittime Valeria Solesin. Era una giovane ricercatrice dall’Italia che stava trascorrendo una tranquilla serata al teatro Bataclan, l’ultima che il fanatismo religioso degli integralisti islamici le ha concesso.

La dedica a Valeria Solesin

Venezia non l’ha dimenticata e al funerale di stato, ospitato in piazza San Marco, hanno partecipato, per la prima volta assieme, le autorità religiose islamiche e ortodosse. Le viene dedicato il ponte di san Giobbe , sul rio de la crea, quello che consente agli studenti di raggiungere il campus universitario di Ca’ Foscari dalla stazione dei treni. Questo un simbolo dei ponti che ha costruito lei, ventottenne, volontaria di Emergency, impegnata nel mondo del volontariato e aiutando  i clochard. Si era laureata in Sociologia e stava lavorando ad una ricerca alla Sorbona sul ruolo della donna. Oggi l’ha ricordata anche il governatore del veneto Luca Zaia.

Parigi, ricordo delle vittime del Bataclan di 5 anni fa

Colpito dalle pallottole dei terroristi anche Aristide Barraud, all’epoca 26 anni, parigino e giocatore del Mogliano Veneto che stava per entrare nella nazionale azzurra;  con il proprio corpo, dopo le prime raffiche di mitra, salvò la vita alla sorella minore Alice.  Due delle 130 storie finite sotto i colpi che ancora riecheggiano nella memoria dei parigini e il cui ricordo non è ancora servito a fermare l’incredibile conflitto di civiltà che sta dilaniando il pianeta.

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