Renato Chisso ricorda l’ingegner Vernizzi e la “stagione del fare”

Renato Chisso a "Il Fatto di Luigi Gandi" ricorda l'ingegner Silvano Vernizzi: "gomito a gomito per 14 anni durante la stagione del fare per il bene dei cittadini"

Nuova puntata di “Il fatto di Luigi Gandi”. In studio Giancarlo Galan dopo 9 mesi di silenzio stampa, Renato Chisso e Adriano Rasi Caldogno. Gli ospiti hanno fatto un pubblico encomio al compianto Silvano Vernizzi.

“Cosa ricordi, Renato Chisso, di Silvano Vernizzi?”

L’assessore Chisso ricorda Vernizzi

Le parole di Renato Chisso, già Assessore Regionale ai Trasporti: “Ci Ho vissuto gomito a gomito per 14 anni, dal 2000 al 2014. Quindi, oltre quello che è stato definito un grandissimo burocrate moderno, per me è stato un amico. Abbiamo vissuto gomito a gomito 14 anni di una stagione bellissima, della stagione del fare”.

“Basta solo pensare una cosa: chiudete gli occhi, basta chiudere gli occhi e vedere come eravamo nel ’95, aprirli e vedere come siamo adesso. Solo totalmente la viabilità ma non solo la viabilità è totalmente cambiata e questo lo si deve a quella stagione del fare dove Silvano è stato uno, anzi, se non il più importante, come dire, attore da un punto di vista operativo. Non ci sono solo strade”.

“Anche i ponti?”

“Non ci sono solo strade e ponti, c’è la terza corsia, chiamiamola terza corsia, c’è la terza corsia verso il Friuli. E chi era commissario? Da chi è stata inventata la questione del commissario? Ritorniamo indietro a quei tempi. da chi è stata inventata, come dire, la strada più breve per realizzare le opere…?”

“Da Berlusconi”.

“Si, Berlusconi ha fatto la legge-obiettivo ma la questione del commissario nacque scendendo da Belluno una sera che eravamo rimasti lì, a Belluno, con Silvano Vernizzi da Floriano Pra. Poi abbiamo avvertito il Presidente e tornando in macchina abbiamo pensato di poter utilizzare, come dire, le leggi vigenti andando a verificare, andando a formalizzare il commissario se di nomina governativa e abbiamo trovato il percorso”.

La presenza dell’ingegner Silvano

“Lui è stato lì in uno dei momenti principali che ci ha permesso di, come dire, di fare le cose perché, come sempre, contano le intenzioni, conta la voglia di fare, conta quello che uno ha dentro. Silvano dentro aveva un sacro furore, un fuoco che aveva solo voglia di…”

“Avete fatto tanto, il dubbio è sotto agli occhi di tutti quanto è stato fatto durante la stagione del fare. Sono d’accordo anch’io perché ero là, quella volta, ero in un’altra emittente, in antenna 3, adesso sono con Gianni Vindigni che stiamo qui a Televenezia e son sicuro che Televenezia diventerà il punto di riferimento per il nostro Veneto anche perché rimane il controllo qua in Veneto, rimane un buon segnale, un editore che si impegna e fa del bene alla nostra regione e rimane qua da noi e io collaboro con Gianni Vindigni”.

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