Il nostro futuro: come ne usciremo da questa esperienza?

Una riflessione finale incentrata sul futuro per capire come ne usciremo da questa esperienza nella speranza di un domani migliore

La Dad, didattica a distanza: questo è l’argomento della seconda puntata di “Stanno Facendo un ’48″, trasmissione condotta da Patrizio Baroni. In conclusione a questa seconda puntata, la riflessione finale che si può fare è una ed è incentrata sul futuro. La domanda posta a tutti i nostri ospiti è stata: come ne usciremo da questa esperienza? Una situazione drammatica, per alcuni versi, ma sicuramente da analizzare per un futuro.

Ne usciremo bene, speranzosi per il futuro

La prima a rispondere è la professoressa Elena Ramacciotti, non solo positivamente ma anche con una speranza per il futuro. “Spero che ne usciremo arricchiti e non posso sperare diversamente. Spero inoltre che le cose nuove che abbiamo sperimentato possano servirci per andare avanti meglio nel futuro.”

“Ne usciremo bene e saremo talmente stufi che ne usciremo ancora meglio. Inoltre per la prima volta saremo più vicino ai ragazzi perché avremo imparato delle cose che loro sapevano fare e noi no.” Dichiara la professoressa Antonella Miani.

“Sì anch’io sono d’accordo con le mie colleghe. Ne usciremo sicuramente molto bene. Nel senso che avremo imparato molto, non solo dagli strumenti, ma anche dei ragazzi. Perché il contatto che abbiamo avuto con loro in questa fase è stato veramente molto profondo e di sostegno reciproco.” Queste le parole della professoressa Rossella Mutarello Susco.

I ragazzi e la privazione delle esperienze

Al rappresentate di Istituto del Liceo Ugo Morin, Marco Cassina, invece abbiamo rivolto una domanda diversa. Gli abbiamo chiesto infatti se si sentisse, in quanto giovane, in qualche modo derubato di qualcosa da questa tragedia pandemica che ci ha colpito.

“Sì, sicuramente mi sento deprivato di qualcosa, perché ho perso quasi 2 anni della mia vita. Ho perso una parte della mia vita importante. Un diciottenne dovrebbe non solo pensare a studiare, ma anche a divertirsi e il divertimento c’è stato quasi completamente tolto. Spero anch’io di uscirne il prima possibile e spero, anzi ne sono sicuro, che anche noi studenti ne usciremo più forti da questa situazione.” Queste le parole del giovane Rappresentante.

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