Blitz contro lo spaccio a Mestre: “non è una retata qualunque”

Maxi blitz nel quadrilatero dello spaccio a Mestre. E’ stato deciso nell’ambito delle indagini avviate dopo la ventina di morti per overdose.

Il blitz è avvenuto in via Monte San Michele, diventata la zona simbolo del degrado causato dallo spaccio vicino alla stazione.

Sono spuntate le lacrime ai residenti alla vista degli arresti, dopo mesi passati a vivere nel degrado e nella paura. La micidiale “eroina gialla” è stata la molla che ha dato il via alla vasta operazione con sei cani antidroga, l’elicottero della polizia e 400 agenti (squadra mobile, reparto mobile, commissariati, volanti, scientifica) decine in tenuta antisommossa che hanno blindato la strada considerato il quartier generale dello spaccio nel Veneto.

Numerosi i fermi, cinque sono fuggiti. I controlli si sono poi spostati anche tra villa Querini e l’ex ospedale Umberto I. Impossibile uscire ed entrare attraverso il muro umano eretto dai poliziotti. Sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco e i sanitari del suem 118.

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