Maurizio Insana e la visione dei suoi tre libri

Maurizio Insana racconta qual'è la visione che lega tutti questi tre libri, è il concetto che noi stiamo vivendo in questo periodo storico.

Maurizio Insana spiegherà qual’è la visione che lega i suoi tre libri:

Le parole di Maurizio Insana

“La visione che lega questi tre libri è nel concetto che noi ora stiamo vivendo in questo periodo storico. Oggi arriva un signore dall’esterno che si chiama virus e noi siamo fatti di virus, ma… non voglio entrare nel contesto del covid-19.

Noi portiamo i virus all’interno del nostro microbioma come portiamo batteri, lieviti, muffe, protozoi. Ci aiutano a fare la differenziata. Noi facciamo la differenziata da una vita. Ciò che lega il DNA è l’informazione”.

Il concetto fondamentale

“L‘alimentazione è concetto di salute, di benessere e di prevenzione. Cioè di fronte a un covid-19, un virus che viene dall’esterno, noi dobbiamo salvaguardare la salute, la prevenzione e il benessere delle persone.

L’economia viene dopo, però lasciamo aperti i supermercati perché le persone devono alimentarsi, quindi il cibo è la fonte di energia che noi introduciamo per essere trasformato in energia.

Ma il cibo in sé è che cosa io sto introducendo per alimentare i miei batteri, quindi il Bioma, la massa di trilioni di virus che devono fare la differenziata per darmi l’energia per vivere, camminare, guardare, osservare, essere concentrato e poter svolgere le attività”.

L’espressione di energia

“Il concetto di energia avviene attraverso un insieme di informazioni e qui arriva anche l’ossigeno. Senza, non facciamo assolutamente niente.

L’ossigeno è un presidio della natura. L’ossigeno che noi respiriamo ci è stato dato dai batteri che hanno colonizzato questo pianeta. Quindi è unione e insieme di più discipline, altrimenti non riusciamo a comprendere come siamo.

Non esiste un’unica disciplina, ma esiste il linguaggio interpretativo dell’informazione che noi abbiamo ricevuto che è il DNA.

Ognuno di noi dovrebbe iniziare ad ascoltarsi, come il linguaggio del dolore, la capacità di dire questo cibo è ‘ok’, ‘è il momento e lo posso assumere’. Il cibo è anche il primo farmaco che la natura ci ha dato”.

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