Leoncini di Piazza San Marco: parlano gli imbrattatori

Parlano i quattro studenti che hanno imbrattato i leoncini di Piazza San Marco. Non era un gesto di protesta

Avevamo bevuto, è stata una bravata cosi si sono difesi i quattro studenti, due ragazze e due ragazzi di vent’anni che nella notte tra venerdì e sabato hanno imbrattato i leoncini di Piazza San Marco. Uno sfregio che ha fatto il giro del mondo durante il fine settimana che ha colpito i veneziani, quasi tutti da piccoli sono saliti in groppa ai leoncini per una foto, ma anche chi ama in generale la città e la bellezza.

Il gesto dei ragazzi ha rivelato come la città sia fragile ed esposta agli atti di malintenzionati e malviventi. I quattro imbrattatori, tre tre dei quali studiano all’Accademia di Belle Arti, sono stati denunciati per danneggiamento e imbrattamento o deturpamento aggravato di cose altrui. 

Gli studenti erano tutti rientrati nelle loro città: Brescia, Perugia e Trento quando è scoppiato il caso e sia il governatore del Veneto Luca Zaia che il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro hanno chiesto punizioni esemplari e il fatto che stiano formandosi per contribuire alla formazione artistica e culturale del futuro, aggrava forse il gesto.

Il sindaco ha proposto di far loro pulire il leoncino davanti alla città e che risarciscano i danni. I ragazzi sono stati incastrati dalle telecamere e anche da una componente del gruppo presa dal rimorso.

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