Il mondo del vino brinda alla modifica del piano d’azione

Nella tarda serata di martedì l'Europarlamento ha deciso di introdurre nelle etichette del vino informazioni sul consumo moderato, ma ha rinunciato ad usare parole allarmistiche. Così in Veneto i produttori brindano

Era stato calcolato un calo della vendita di 25% sulle etichette delle bottiglie di vino forse comparsa la  parola nocivo fattore di rischio per il cancro e in particolare i leghisti sono saliti sulle baraccate nell’aula di Strasburgo.

Vino

Ora il pericolo è passato. Il Parlamento Europeo nella tarda serata di martedì ha modificato il piano di azione anticancro, distinguendo tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche. Nel Veneto oggi si ha brindato.

Elisa Dilavanzo: Donne Impresa Coldiretti

“Brindisi dai vulcanici Colli Euganei e per il vino italiano. Oggi brindo a secoli di storia, di cultura, di tradizioni, alla sacralità, all’agricoltura sostenibile, alla salute, alla felicità e alla spensieratezza che ci sono dentro un calice di vino. Oggi l’Unione Europea ha respinto il bollino nero per il vino. Speriamo che adesso difenda le denominazioni dalle imitazioni. Cin!”

L’organizzazione della filiera vitivinicola italiana in generale dei prodotti agricoli definiscono antiscientifico l’approccio della commissione speciale per la lotta contro il cancro. La Beca che aveva deciso di apporre la parola cancerogeno sulle etichette degli alcolici. Per la Coldiretti  sono stati salvati millenni di storia del vino. Anche se sono passati comunque gli emendamenti che definiscono il vino non cibo ma la parola è contenuta sola nel piano e non finisce sugli scaffali dei supermercati.

 Le parole di Enzo Gambin, direttore Produttori di olio Veneto

“La proposta della Comunità Europea di mettere i bollini sui questi prodotti che fanno parte della nostra tradizione alimentare è effettivamente un attività mescente. Ora noi lo chiamiamo ignoranza. La nostra rimeditazione è data da prodotti che vengono dalla terra. Prodotti che si sono costituiti in migliaia di anni e che hanno formato una cultura gastronomica. Alimentare dove in equilibrio ha portato il nostro organismo alla vera età superiore. Ai 28 anni come era il tempo dei romani, ai 35 anni com’era nel Medioevo e a superare gli ottant’anni come siamo attualmente in un ordine alimentare che raggiunge un equilibrio perfetto. Se noi introduciamo gli alimenti che provvedono la terreno fanno parte della nostra tradizione alimentare e che hanno formato il nostro organismo.”

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