La fauna ittica del fiume Sile si è arricchita di anguille sequestrate

500 chili di anguille liberate nel Sile in seguito a un sequestro all’aeroporto di Venezia. Erano destinate al commercio illegale in Oriente, dove sono considerate una prelibatezza.

I finanzieri hanno liberato in più punti 600 mila cieche d’anguilla dopo aver effettuato un sorprendente sequestro all’aeroporto Marco Polo. Novanta casse erano dirette in Oriente dove la specie è in via di estinzione. Lì ne vanno matti anche se il suo commercio è illegale. In Oriente questa specie di anguille è considerata un prodotto culinario molto pregiato e costoso.

I 500 chili di avannotti sono stati scoperti e requisiti dalla squadra operativa “Cites” della compagnia di Tessera, istituita lo scorso anno proprio alla luce dei nuovi compiti di vigilanza attribuiti alla guardia di finanza.

Exit mobile version