Conad non licenzia i 100 dipendenti dell’ex Auchan di Mestre

Si apre uno spiraglio per i cento esuberi annunciati da Conad dopo l'acquisizione della rete di supermercati Auchan, ma ora si profila la preoccupazione per trenta lavoratori al Lido

Nessun licenziamento nel 2020 nell’ipermercato Auchan di Mestre. A dirlo è l’ufficio stampa di Margherita Distribuzione che nella vertenza Auchan-Conad ha presentato un piano di “salvaguardia del lavoro”, valido per il personale delle sedi di tutta Italia ex Auchan, e quindi anche per Mestre.

Conad

«La volontà dell’azienda – spiega l’ufficio – è attivare solo uscite volontarie e a chi scioglierà il contratto si offrirà una nuova ricollocazione e un corso di formazione oltre l’attivazione della Cigs (cassa integrazione guadagni straordinaria). Una notizia diffusa con l’obiettivo di tranquillizzare, ma che significa per gli addetti in esubero, di cui la maggior parte donne, di cambiare lavoro e magari più lontano da casa, sottraendo tempo alla famiglia.

Il centro Stella Maris

Se comunque si cominciano a vedere sprazzi di sereno a Mestre, al Lido per una trentina di operai del centro Stella Maris è ancora buio pesto. Da circa una decina d’anni prestano il proprio servizio come manutentori, portinai, centralinisti, addetti al guardaroba, e anche al servizio bar e ristorazione, allo Stella Maris ma anche all’ex San Camillo (dei padri Camilliani), visto che, come spiegano i sindacati, le sedi se li sono condivisi.

Operai in esubero

Quando i camilliani, l’estate scorsa, hanno ceduto l’istituto alle suore Mantellate di Villa Salus a Mestre, queste ultime hanno fatto sapere di voler rinunciare a questi addetti. Gli operai quindi sono stati dichiarati in esubero dalla neonata San Camillo srl (di proprietà della congregazione delle suore Mantellate di Maria).

Il prossimo tavolo in prefettura è in programma il 14 febbraio.

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