Acqua granda, Brugnaro: gestione rimborsi in piena emergenza Covid

I rimborsi non si sono fermati neanche con il covid, grazie ad un sistema telematico di elaborazione delle fatture. Fondamentale è stato lo stretto rapporto con il dipartimento nazionale della Protezione Civile.

“Mi fa proprio piacere raccontare questo fatto. Perché dopo l’acqua granda c’è stata veramente una grande gara di solidarietà da parte veramente di tutti”. Così comincia Luigi Brugnaro, trattando il tema acqua granda.

I ringraziamenti del sindaco

“Sono venuti i maggiori segretario le forze politiche, i ministri più importanti e il primo ministro che ha in mano la Protezione Civile. Voglio ringraziare ancora una volta il presidente Luca Zaia per avermi indicato nell’assegnazione del posto di commissario per per l’acqua granda”.

La questione rimborsi per l’acqua granda

“Abbiamo fatto una convenzione con la Guardia di Finanza, perché corpo facesse le opportune verifiche e sulla contabilizzazione dei danni. Poi ho operato sulle su quelle che hanno contabilizzazione della dei danni.

Per darvi un dato significativo: ad oggi abbiamo rimborsato praticamente quasi tutti quelli della lettera C, oltre aver fatto i lavori per il ripristino della funzionalità della città in lettera A e B. I rimborsi sono quasi finiti. C’è stata questa proroga della data di scadenza dal 31 dicembre al 29 gennaio per poter presentare le ultime fatture alla lettera C e le perizie asseverate ala lettera E. Abbiamo concesso ancora un ultimo pacchetto di tempo a chi aveva sbagliato qualcosina, per riuscire ad accontentare tutti”.

La gestione della acque

“Sono anni che chiedevamo di partecipare alla gestione delle acque. Sono anni che sentivano dire da alcuni parlamentari del PD a gran voce, ancora dai tempi della legge Delrio, che i poteri devono essere dati alla città metropolitana. Adesso sono passati a Roma e sono cambiate le convinzioni”.

“A ferragosto è successa una cosa gravissima”

“A Ferragosto è successa una cosa che ha una gravità incredibile nel rispetto verso i cittadini. A Roma hanno inserito, nel provvedimento del covid di emergenza, il progetto di costruzione dell’agenzia per Venezia. Ditemi cosa c’entra con l’emergenza Nazionale.

La nascita dell’agenzia in sé, non avrebbe niente di particolare perché è struttura tecnica che gestisce le acque, il Mose e quant’altro. Solo che è diventata l’ennesima cosa in più. Si è persa l’occasione di unificare in maniera di coordinare tutte le varie autorità”.

La questione del porto di Venezia

“Il porto è la vita di questa città. Venezia non può restare senza un porto, lo capisce chiunque. Le navi portano i nostri manufatti, che il nostro territorio produce, perché il posto è integrato fortemente. Il rapporto con la Pianura padana è strategicamente importante. Non abbiamo soltanto la capacità di caricare e scaricare le navi ma abbiamo anche la capacità di poter fare le seconde lavorazioni”. Conclude così Luigi Brugnaro.

Exit mobile version