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Porto Marghera e gli sgravi fiscali: la ricetta per ripartire

Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia e Rovigo, propone le ZES per rilanciare Porto Marghera

Vincenzo Marinese ha illustrato la sua ricetta davanti alle autorità politiche, economiche e finanziarie del Veneto durante l’assemblea generale dell’associazione ottenendo molti consensi.

Tutto ruota attorno ad un acronimo, ZES, zona economica speciale. Entro il 31 dicembre 2019 la normativa europea consente la creazione di nuove ZES in tutti i paesi europei. Si tratta di zone dove imprenditori con nuove idee possono costruire e agire con l’aiuto di agevolazioni fiscali.

Vincenzo Marinese presidente di Confundustria Venezia e Rovigo ne vuole una a Marghera. Spiega che si tratta di una chiave di sviluppo usata da moltissimi paesi, ad esempio la Polonia. Qui ne sono state create 14 e hanno alimentato investimenti e un fatturato di 500 miliardi di euro.

L’idea delle ZES è piaciuta agli imprenditori intervenuti ieri nella sede di Venezia Terminal Passeggeri durante l’assemblea generale della Confindustria Venezia e Rovigo; ha ottenuto l’appoggio anche di Luca Zaia, Luigi Brugnaro e del presidente del parlamento europeo Antonio Tajani.

Luca Zaia si dice entusiasta di questa iniziativa e del numero di posti di lavoro che potrebbe portare. Rientrerebbe perfettamente nei progetti che si hanno per Porto Marghera. Brugnaro fa invece un appello ai giovani promettendo performance di alta qualità per il futuro della zona.

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