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Zaia: aprire il 18, perché il 1 giugno sarebbe un’ecatombe

Il presidente della regione Veneto Luca Zaia ribadisce come è inutile fingere di essere in lockdown quando le strade ormai sono piene

E’ stato un fine settimana da quasi liberi tutti. Complice la bella giornata molti si sono presi la libertà di uscire di casa a prendere una boccata d’aria e i contagi sono in calo. (GUARDA: Jesolo: tintarella vietata ma la gente vuole prendere il sole). Anche per questo oggi Luca Zaia ha annunciato nel solito incontro con la stampa che chiederà di aprire tutto dal 18 maggio.

Zaia e le aperture

Non sarebbe possibile arrivare al 1 giugno. Le istanze che porta il Veneto sono: apertura il 18 di servizi alla persona,negozi, bar, ristoranti e centri sportivi. Verrà aperto anche il settore del turismo per permettere agli operatori del settore ad assestarsi. Il tutto sempre rispettando i parametri e le linee guida che però devono essere sostenibili.

Terapie intensive

La situazione negli ospedali continua a migliorare nelle terapie intensive. Nella riunione giornaliera di stamattina con l’assessore Lanzarin, l’assessore Bottacin e tutto le personalità della sanità del Veneto, il dottor Rosi che si occupa delle terapie intensive afferma che sostanzialmente si sono ripulite tutte le terapie intensive da positivi. Ora solo la metà dei pazienti è positivo, il dato è incoraggiante.

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