Marco Toso Borella ci porta alla scoperta della Basilica dei Santi Maria e Donato nell’isola di Murano a Venezia. E’ proprio in questo luogo che possiamo osservare la dodicesima stazione della Via Crucis in Vetro di Murano. E’ stata creata secondo un’antica tecnica che appartiene ai muranesi da secoli. GUARDA L’UNDICESIMA STAZIONE
Via Crucis in Vetro di Murano, la dodicesima stazione
E subito uno di loro corse a prendere una spugna. Imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere. Solo, circondato dalla deformità diabolica del male, Gesù riceve le ultime offese prima di esalare l’estremo respiro.
Non ha gli occhi divinamente aperti ed affrontare la morte. Egli non è più non è ancora Christus Triumphans, come appare nel grande crocifisso ligneo posto a lato dell’altare maggiore. Ma è dolente, morente, Christus Patiens. Mozart generò una musica Divina per respirare nel suono le parole generate da questo sacrificio.
“Ave, oh vero corpo, nato da Maria Vergine che veramente patì e fu immolato sulla croce per l’uomo. Dal cui fianco squarciato sgorgarono acqua e sangue. Fa che noi possiamo gustarti nella prova suprema della morte.”
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