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Venezia, scontro politico sulle riaperture

In questo fine settimana è stato fatto un altro passo avanti complice anche il bel tempo. I turisti stranieri sono tornati e i bar hanno ricominciato a lavorare. Per i negozi ci vorranno altri numeri, ma i servizi trasporto, musei e casinò sono al centro di uno scontro politico

Venezia cerca la normalità e la trova grazie ai tedeschi soprattutto e i francesi e mai come domenica i veneziani hanno tollerato i parcheggi pieni e le persone in coda per 300 metri per entrare a Palazzo Ducale. A riaprire per primi sono stati i caffè e ora via via i negozi anche se con fatturati del 20%.

Trasporti

C’è però anche il rovescio della medaglia, per come sono aumentate le presenze dei vacanzieri dovremmo già essere nella fase tre e invece i servizi soprattutto quelli del trasporto pubblico sono ancora in fase due . Sabato ad esempio sono stati segnalati problemi a bordo dei vaporetti da e per il Lido e in generale in tutta la città per l’arrivo massiccio di visitatori.

Musei

Per il fronte del centro sinistra inoltre il sindaco si dimostra timido nella riapertura degli spazi culturali. Il 13 giugno oltre Palazzo Ducale, il museo del vetro e del merletto, l’offerta si limita soltanto al fine settimana. Aprire per un tempo limitato e centellinato è un errore – affermano le organizzazioni sindacali -, rischiamo di pagare in termini di turismo di qualità.

Mario Ragno della Uil Fpl ha scritto al primo procuratore di San Marco affinché vengano aperti tutti i musei di Piazza San Marco, quindi anche il Correr, la Basilica, il campanile, partendo dalle caffetterie e i bookshop. Se vogliamo far ripartire la città bisogna anche osare.

Invece da un primo confronto tra la Fondazione Musei Civici e le organizzazioni sindacali, sembra che l’orario durerà fino al 26 luglio e forse fino ad autunno. Intanto il personale che lavora nei musei sta soffrendo. La replica del sindaco è stato un tweet: con attenzione e rispetto, noi intanto rilanciamo Venezia.

Casinò di Venezia

Anche la riapertura del casinò è oggetto di scontro politico. Il governo ha dato via libera alla ripartenza del gioco legale a partire dal 15 giugno e di questa decisione è il PD a prendersi il merito di aver sbloccato la situazione, a cui ha replicato l’assessore al bilancio Michele Zuin, che è anche segretario regionale di Forza Italia puntualizzando che il governo Conte ha scaricato sulle regioni la responsabilità di riaprire le case da gioco. Sono in ballo 600 posti di lavoro risultato ripartirà per il momento soltanto Ca’ Noghera.

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