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Venezia GDF: dietro un sospetto jihadista cocaina a chili

Un colossale traffico di cocaina tra il nord Europa e l'Italia è stato scoperto e smantellato grazie ad un controllo partito da Venezia su un sospetto jihadista. A tirare le fila erano due cittadini albanesi da Bruxelles

Un cittadino era stato controllato lo scorso giugno a Venezia, perché sospettato di appartenere alle frange jihadiste. La GDF di Venezia lo ha trovato in possesso di 22 kg di cocaina.

Da lì è scattata un’indagine che ha portato a 60 arresti nel Nord Europa, scoprendo 6 laboratori, in cui si raffinava la sostanza stupefacente.

GDF di Venezia: smantellamento della banda criminale

La maxi operazione antidroga è frutto della Guardia di Finanza veneziana, coordinata dalla Direzione Distrettuale di Antimafia, che ha consentito lo smantellamento di un’intera organizzazione, che aveva la mente a Bruxelles.

Due cittadini albanesi, dalla capitale del Belgio, gestivano un traffico di droga proveniente dal Sud America e diretto a fornire i mercati del Nord Europa e l’Italia. Nel nostro paese, da giugno ad oggi, le forze dell’ordine hanno sequestrato 170 kg di cocaina, per un valore di 17 milioni di euro.

Dalle indagini della GDF agli arresti e perquisizioni della GICO

Dal Belgio, i due capi fornivano all’Italia attraverso due contatti che avevano ad Aquisgrana, in Germania. Il 26 ottobre scorso il GICO di Venezia, in collaborazione con le polizie di Belgio e Germania, hanno chiuso il cerchio, facendo scattare arresti e perquisizioni, che hanno richiesto l’impiego di 1400 uomini.  Inoltre, la GICO ha sequestrato 620 kg di cocaina, pronta ad essere immessa nel mercato europeo e italiano. In più, ha sequestrato 13 armi da fuoco e oltre un milione di euro in contanti.

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