E’ stata davvero una bella prova del fuoco quella vissuta da Venezia durante il ponte di Pasquetta appena trascorso. Un test che ha convinto la giunta Brugnaro a partire da questa estate con la prenotazione della città sfidando gli oppositori. L’obbiettivo è scoraggiare i pendolari, un peso per una città così fragile.
Simone Venturini, Assessore al turismo Comune di Venezia
“Il ritorno del turismo pone anche la questione della riprogettazione della gestione dei flussi e del governo degli accessi. Per questo come comune stiamo lavorando intensamente per partire già da questa estate con una sperimentazione della prenotazione della città per quanto riguarda i turisti visitatori giornalieri e dal 2023 con l’introduzione del contributo d’accesso, quindi anche la corresponsione di una somma per chi visiterà la città in giornata. Questo incentiverà il turismo pernottante, il turismo che maggiormente compatibile con i tempi e la fragilità della città.”
La prenotazione della città, primo esempio nel mondo
Il progetto è di quelli da far tremare i polsi e c’è ancora un scetticismo sulla reale capacità del comune di regolare i flussi con tornelli e varchi di accesso. Se l’esperimento dovesse funzionare, si tratterebbe della prima misura simile al mondo e sarebbe destinata a fare da apri piste in altre zone prese d’assalto dai turisti.
“Ovviamente è un progetto molto complesso, saremo la prima città al mondo a metterlo in piedi, quindi non è scontato. Ci vorrà pazienza, dovrà essere migliorato costantemente, però l’idea è quella di partire.”
L’opposizione che ora invoca il progetto
In più il comune risponderebbe a chi finora si è sempre opposto a questo genere di sperimentazione e che ora invece la invoca.
“Mi spiace solo che chi, gli scorsi anni, ha votato contro questo progetto, l’ha schernito, oggi sia il primo a invocarne l’immediata attuazione. Finalmente queste persone hanno cambiato idea, anche l’opposizione ha capito la bontà dell’impostazione data, ora dobbiamo attuarlo insieme.”
Un Commento