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Venezia-Chioggia: in 5 anni in quindici minuti con un drone

Li chiamano vertiporti e si prevede che entro il 2040 avranno rivoluzionato la mobilità del Veneto: sono piste da dove decollano aeromobili a decollo verticali droni. Chioggia senza collegamenti significativi con la regione, si è aggiudicata il primo impianto. Il piano è stato annunciato oggi e fra cinque anni il progetto vedrà la luce.

A Chioggia arriva il primo vertiporto del Veneto. un elicottero elettrico senza autista che porterà i turisti a Venezia, non arriverà domani ma fra 5 anni.

Vertiporto a Chioggia

Annunciato oggi l’avvio di uno studio e tempo 3 anni il gruppo Save con l’ENAC e l’ENAV; la Regione Veneto e la società UrbanV con il Comune di Venezia redigerà il piano che consentirà a turisti e residenti di raggiungere l’aeroporto di Venezia da Chioggia in 15 minuti.

In questo momento Chioggia non ha un collegamento ferroviario verso Mestre o Padova e non ha un’arteria sicura che consenta di uscire dai confini comunali, dato che la Statale Romea continua a mietere vittime.

Il sindaco di Chioggia però pare che questa volta abbia battuto tutti sul campo assicurandosi il primo vertiporto del Veneto.

Il commento del sindaco di Chioggia, Marco Armelao

Il commento del sindaco di Chioggia, Marco Armelao: “E’ un’importante occasione per la nostra città, che pensa già alla mobilità sostenibile del futuro.

Un’opportunità di collegamento verso la nostra città e dalla nostra città verso altre che avranno poi vertiporti sparsi per tutta la regione del  Veneto. Siamo il primo comune del Veneto ad aderire a questo importante ed ambizioso progetto”

In particolare per lo sviluppo dell’attività di air-taxi advanced airmobility Save partecipa alla società UrbanV costituita ad ottobre 2021 con Aeroporti di Roma, Bologna e Costa Azzurra.

Le parole dell’amministratore delegato gruppo Save, Monica Scarpa

Le parole dell’amministratore delegato gruppo Save, Monica Scarpa:” Siamo molto contenti di aver annunciato oggi questo primo accordo con il Comune di Chioggia per lo sviluppo di rotte che consentano i collegamenti con i droni e la possibilità di realizzare un vertiporto anche a Chioggia.”

Ma non sarà solo il territorio lagunare a beneficiare delle nuove tecnologie. Il piano di mobilità aerea avanzata prevede un sistema di oltre una decina di vertiporti, che partendo da Venezia collegherà tutto il Nordest, arrivando a lambire territori di Cortina, Brescia e Bologna.

Un’innovazione che si integrerà seguendo il modello di intermodalità con l’attuale rete di trasporti, così da ridurre i tempi di spostamento tra Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

Le parole della Vice Presidente giunta regionale veneta, Elisa De Berti

Le parole della Vice Presidente giunta regionale veneta, Elisa De Berti: ” E’ un progetto veramente innovativo, parliamo di mobilità aerea avanzata.

Già avevamo fatto un piano regionale dei trasporti nel 2020 che contemplava la possibilità di una mobilità aerea mediante l’utilizzo dei droni. Siamo in linea, abbiamo anche in questi anni firmato con ENAC e con Save un protocollo per lo studio di questo tipo di mobilità.

Ora siamo arrivati alla concretezza. Questo porterà alla necessità di studiare con Save, fare una ricognizione a livello regionale di quelle che sono le potenzialità e le possibilità, anche nell’ottica delle Olimpiadi 2026.”

La società UrbanV conta di attivare il primo network di vertiporti a Roma per servizio di air-taxi già entro fine 2024. Scommette inoltre sui droni elettrici e sui droni cargo destinati, dice, a diventare preziosissimi ad esempio per le emergenze sanitarie.

Le parole dell’amministratore delegato UrbanV, Carlo Tursi

Le parole dell’amministratore delegato UrbanV, Carlo Tursi: ” Oggi siamo qui a Venezia contenti di annunciare l’avvio di questa fase di studio per un network di mobilità aerea avanzata che tocchi la città di Venezia ed il Comune di Chioggia.

Il Comune di Chioggia è stato il primo a coinvolgerci per richiedere uno studio per la realizzazione di un vertiporto e per un network che tocchi tutto il Nord Est. Andando a studiare quali sono i benefici per il territorio di una nuova forma di mobilità, interconnessa ed interamente sostenibile in quanto fornita da velivoli a propulsione interamente elettrica.”

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