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Venezia, Carnevale: la città si blinda con le zone rosse

Venezia intensifica i controlli contro la microcriminalità, istituendo tre zone rosse per garantire sicurezza durante il Carnevale, mentre il bilancio annuale evidenzia sfide ancora aperte

Venezia, sicurezza e microcriminalità: il bilancio della Polizia Municipale e le zone rosse per il Carnevale.

Il bilancio della Polizia Municipale

Nel 2024, l’attività della Polizia Municipale di Venezia ha registrato numeri impressionanti, ma la microcriminalità resta una piaga che desta preoccupazione. Il comandante Marco Agostini, presentando il bilancio annuale, ha assicurato che tutti i responsabili dei recenti episodi violenti sono stati identificati, ma la complessità del fenomeno richiede un intervento costante.

Nel corso dell’anno, ben 1.300 persone sono state allontanate dal territorio per reati legati a spaccio, bivacco e prostituzione. Di queste, 160 sono state colte in flagranza di reato, e 26 pusher sono stati arrestati. Tuttavia, i dati non bastano a rassicurare una popolazione che, specialmente nella terraferma veneziana, continua a vivere episodi di tensione.

Il dramma della terraferma veneziana

L’omicidio di Giacomo Gobbato, avvenuto il 21 settembre scorso in Corso del Popolo, è l’emblema di una microcriminalità che può degenerare in tragedie. Gobbato è stato ucciso da un senzatetto moldavo durante una rapina, evidenziando quanto sia sottile il confine tra piccoli reati e atti estremi.

Non meno preoccupanti sono gli accoltellamenti e le risse tra spacciatori, che si contendono il territorio, e tra baby gang, sempre più violente anche a causa dell’uso di droghe. La situazione richiede una vigilanza straordinaria, soprattutto con l’imminente arrivo del Carnevale, che attirerà migliaia di visitatori.

Tre zone rosse a Carnevale

Per evitare episodi di disordine, il prefetto ha individuato tre “zone rosse” – le stazioni di Mestre e Venezia, e Piazzale Roma – dove le forze dell’ordine avranno il potere di allontanare persone ritenute pericolose. Queste aree, strategiche per l’accesso alla città, saranno presidiate in modo intensivo per garantire la sicurezza di cittadini e turisti.

“L’obiettivo è prevenire ulteriori episodi di violenza”, ha sottolineato il comandante Agostini, ribadendo l’importanza del controllo capillare del territorio. Tuttavia, la lotta alla microcriminalità non può essere delegata solo alle forze dell’ordine: serve un impegno collettivo che coinvolga istituzioni, associazioni e cittadini per restituire serenità a una città che, oltre a essere simbolo di bellezza, merita anche di essere un esempio di sicurezza.

GUARDA ANCHE: Venezia, rapina in villa: arrestato uno dei responsabili

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