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Venezia: caccia a 40mila turisti “fantasma”

Smart Control Room in grado di individuare la quantità di turisti nell'isola e i loro movimenti: 40mila non hanno pagato la tassa di soggiorno

Finita l’emergenza Covid, il turismo invece non conosce crisi, ma non sempre porta ricchezza. Durante il ponte di Pasquetta i commercianti si sono lamentati e ora anche il comune perché attraverso la tecnologia ha scoperto che a Venezia hanno pernottato in 40 mila senza pagare la tassa di soggiorno.

Turisti fantasma a Venezia

Guardia di finanza a caccia di turisti fantasma nel centro storico veneziano e questa volta i finanzieri hanno gli strumenti per sapere dove cercare. Si parla da decenni dell’economia sommersa legata al turismo veneziano. Ebbene, la tecnologia, ossia la smart control room, la centrale elettronica allestita dal comune di Venezia, ha rilevato la presenza di 40 mila turisti nella notte di Pasqua nell’isola, perchè con un cellulare attivo, ma ufficialmente senza un letto.

Smart control room

Il computer della smart control room ha calcolato collegandosi con le celle in cui si muovono i cellulari, 106 mila non residenti. I veneziani vengono riconosciuti attraverso un algoritmo e non presi in considerazione. Di questi 100 mila in più, soltanto 60 mila sono stati segnalati come pernottanti da alberghi e bed and breakfast. Gli altri dunque, se hanno pagato una stanza, lo hanno fatto esentasse.

Ma chi sono? E qui viene il bello. Si, perchè le celle segnalano la presenza dei cellulari, ma anche la zona in cui li individua e ora le fiamme gialle hanno gioco facile nel cercare alloggi che avrebbero potuto ospitare gli abusivi.

All’orizzonte non ci sono soltanto sanzioni pecuniarie, ma anche penali. 40 mila turisti infatti, non hanno versato la tassa di soggiorno.

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