Cronaca

Blitz nei bus diretti a Jesolo: una ventina di venditori abusivi identificati

Operazione congiunta anti-abusivismo tra le Polizie locali di Jesolo e Venezia: al via una collaborazione interforze per garantire la sicurezza del territorio. Identificati una ventina di venditori abusivi

Una ventina di venditori abusivi identificati e qualche decina di colli di merce ed etichette di marche contraffatte sequestrate: è il bilancio di una vasta operazione congiunta anti-abusivismo che ieri dalle sette della mattina alle 19 della sera ha visto coinvolti i Corpi di Polizia locale di Venezia e Jesolo.

I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questa mattina a Ca’ Farsetti, alla presenza degli assessori alla Coesione sociale, Simone Venturini, e alla Sicurezza urbana, Giorgio D’Este, insieme al Commissario capo responsabile, Gianni Franzoi, e al Comandante della Polizia locale di Jesolo, Claudio Vanin.

L’obiettivo del servizio era quello di identificare un folto gruppo di venditori abusivi che quotidianamente si reca dalla terraferma veneziana nelle spiagge di Jesolo per svolgere traffici illegali. Una lunga attività d’indagine aveva infatti portato gli investigatori a ritenere che all’interno del gruppo, una trentina di persone, si nascondessero anche soggetti autori di ripetuti episodi di violenza e minacce a pubblico ufficiale.

“L’operazione – ha spiegato Franzoi – è scattata alle 8 del mattino e ha visto coinvolte 13 autopattuglie e 26 uomini. Un gruppo di agenti in abiti civili, dislocato nei pressi della stazione ferroviaria di Mestre, ha iniziato ad osservare l’arrivo dei venditori abusivi sugli autobus diretti a Jesolo, e a video-riprenderli per capire in che punto del mezzo posizionassero i rispettivi zaini segnalandone la partenza ai colleghi posizionati lungo la statale Triestina per Jesolo. Alcune pattuglie di entrambi i Corpi sono poi intervenute lungo la Statale per fermare gli autobus con i venditori a bordo e controllare i passeggeri. Mentre i turisti regolari venivano trasferiti su altri mezzi dell’Atvo per evitare che subissero ritardi, altre autopattuglie della Locale hanno provveduto a trasportare i venditori in stato di fermo per l’identificazione e i rilievi fotodattiloscopici nella sede del Servizio Sicurezza urbana della Polizia locale di Venezia, in piazzale Roma”.

Dei venti venditori abusivi identificati, tutti di cittadinanza nordafricana, tre sono stati deferiti all’autorità giudiziaria, due hanno subito un decreto di espulsione e uno è stato segnalato all’ufficio immigrazione di Avellino.

Grazie all’operazione inoltre, d’ora in avanti, durante le proprie attività di controllo lungo il litorale, la polizia locale di Jesolo potrà confrontare le immagini degli apparati di video ripresa utilizzate per cogliere i primi piani dei soggetti che si renderanno autori di episodi di resistenza con quelle a disposizione della Polizia locale.

“Si è trattato di un’operazione congiunta importante – ha commentato l’assessore Venturini – che ha visto lavorare insieme due città turistiche che vivono fenomeni legati alla vendita di materiale contraffatto e alle reti criminali che operano nel territorio comunale. Una delle prime operazioni interforze di queste dimensioni, che segna una collaborazione tra due grandi Comuni, come ha chiesto il sindaco, Luigi Brugnaro, in una visione metropolitana. E’ l’inizio di un percorso in termini di cooperazione tra Forze di Polizia che porterà altri grandi risultati in futuro. Questa Amministrazione sta investendo come mai fatto prima sul tema della sicurezza, della repressione dei fenomeni criminali, della prevenzione del degrado. E’ un impegno forte, privo di precedenti, che caratterizza questi due anni di Amministrazione. Il primo anno si è puntato sull’introduzione delle unità cinofile che stanno portando importanti risultati sul fronte dei sequestri di stupefacenti: ora, con le risorse recuperate con il risanamento del bilancio, si è potuto investire ulteriormente in sicurezza con l’assunzione di un centinaio di nuovi vigili”.

L’importanza della collaborazione tra le forze di polizia è stata rimarcata anche dal Comandante jesolano Vanin, auspicando che quella di ieri sia l’inizio di una lunga e proficua sinergia a beneficio della Città Metropolitana.

Nel sottolineare l’attività preliminare d’indagine e d’investigazione, l’assessore D’Este ha ribadito invece “la necessità di lavorare affinché si arrivi, dal punto di vista sanzionatorio, da un profilo amministrativo a uno penale, consentendo d’incidere sui permessi di soggiorno degli autori di reati”.

Fonte: Comune di Venezia

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