Ospite al programma radiofonico “The flight” trasmesso da Rtl 102,5, per presentare il suo nuovo album, “Siamo qui”, in uscita il 12 novembre, Vasco Rossi ha detto la sua sulla vicenda dei NO VAX verificatasi a Milano.
“Negli anni Settanta c’erano gli ideali e si pensava di poter cambiare il mondo. Ma non era così perché è impossibile farlo. Solo se cambi te stesso, cercando di migliorarti lavorando su di te, puoi cambiare il mondo. Ai tempi del mio ‘Siamo solo noi’ (che compie 40 anni) c’erano lotte fatte da studenti che vivevano con le proprie famiglie, pensavano alla rivoluzione, ma si divertivano più che altro.
Erano dei rivoluzionari ‘da salotto’. Oggi invece questi rivoluzionari ridicoli rivoltano il senso delle parole, tant’è che per loro la libertà è fare il c… che gli pare. Ma questa non è libertà”.
NO VAX: orgogliosi di essere ignoranti
“Una generazione di giovani è morta per difendere la libertà di parola, non la libertà d’insultare. La libertà d’espressione c’è, se tu parli con un nome cognome e indirizzo, non se ti nascondi dietro una tastiera e ad un nickname. Non è questa la libertà d’espressione perché è il contrario della democrazia. Questa è solo ignoranza e loro si sentono orgogliosi di essere ignoranti e pericolosi.”
“Siamo qui, pieni di guai, gettati nel mondo, come dicono i filosofi, dipendenti da tutti e pronti a soddisfare subito i bisogni della mamma, del padre, della famiglia degli amici. Abbiamo bisogno d’amore e di essere amati.”
Come Vasco Rossi compone ha composto “Siamo qui”
“Nel comporre una canzone io parto sempre da una sola frase e poi arriva il resto. Rileggendo capisco io stesso le mie le canzoni. Ecco, l’amore è il senso della vita di tutto e noi ‘Siamo qui’ a spiegarlo”.
