Maglietta smanicata autoreferenziale con la scritta è Ultimo in giallo, Jeans, occhiali da sole e berretto al contrario. Con un grande sorriso e la gioia palpabile per aver realizzato finalmente il sogno di un concerto al Circo Massimo. Programmato allora per la prima volta nel 2020 e poi rimandato per il Covid.
Strade chiuse e una grande presenza di polizia e security, che controlla i biglietti e gli accrediti agli ingressi sulle strade laterali. Questo ha permesso alle 70 mila persone di scorrere fino a prendere posto.
Ultimo, nome d’arte di Niccolò Moriconi, è un giovane cantautore romano. Abituato a numeri da popstar. Con 52 dischi di platino, 17 dischi d’oro, più di un miliardo di stream totali su Spotify. CE con 550 mila biglietti venduti nel nuovo tour iniziato a giugno. Ha aperto una performance travolgente che ha ripercorso 30 canzoni. Ad accoglierlo Al Circo Massimo 70 mila persone, di tutte le età.
Fra di loro anche i vip, come Mara Venier con tanto di bandana dedicata al cantautore. A Lorella Cuccarini, Manuel Bortuzzo e Ludovica Martino.
Ultimo, cantautore
“Che bello posso parlà romano tranquillamente”. Una performance vissuta come un ritorno a casa. Dice introducendo uno dei suoi brani personali come ‘Fateme cantà’. Un’esibizione a cui segue la sua Poesia per “Roma” dedicata alla sua città scritta nel 2019. Tra i versi: “E’ una battaglia persa con i politici corrotti però ne parli e dopo ridi perché a Roma te ne fotti…
Spettacolo al Circo Massimo
Su un palco alto più di 30 metri e largo più di 60, formato da due U, una verticale e una orizzontale che lo porta in mezzo al pubblico. Il musicista regala una full immersion quasi senza pause. Il primo “Ah belli! arriva dopo la terza canzone, aperta, tra le decine di migliaia di luci dei cellulari con”Buongiorno alla vita“. Dal suo ultimo album, “Solo”, scritto in pandemia uscito a ottobre 2021.
Una partenza accompagnata dal piano, per passare subito alle sonorità pop rock. Di brani nei quali esplora soprattutto gli amori, gli incontri e se stesso. Come “Quei ragazzi”, “Dove il mare finisce”, “Cascare nei tuoi occhi”, e il nuovo singolo “Vieni nel mio cuore” e “Niente”. Intenso autoritratto: “Ma il mio non è un nome d’arte, è il nome che ha scelto quel giorno per me la realtà”. Come“Sul finale”: e sono sempre io che rovino tutto sul finale, Che allontano le persone, ma poi da solo non ci riesco a stare”.
Si torna al pop rock per “I tuoi particolari” (con cui è arrivato secondo tra i big a Sanremo nel 2019) o “PIaneti” . Prima dell’ultima emozionante parte al piano, da ‘Giusy’ a ’22 settembre’, arriva anche un breve discorso.
Il commento dell’artista
“In genere preferisco parlare attraverso le canzoni. Vivete dentro la vostra passione, il vostro piano a, senza un piano b, dovete esserne ossessionati. Quando ho iniziato a scrivere le canzoni a 14 anni onestamente ci credevo. Ma non avrei mai pensato che la mia cameretta sarebbe diventata così grande” .
Gran finale con il bis. “Sogni appesi”(“la canzone che fotografa la mia vita”), introdotto da una sua corsa sotto il palco, sfiorando le mani del suo pubblico e chiuso non trattenendo la commozione. Poi l’urlo ‘Abbiamo vinto noi!”.