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Chi non salva un profugo è un omicida: ufficiali di Marina indagati

Ufficiali di Marina indagati per non essere riusciti a evitare il naufragio di un barcone di immigrati Italiani

Considerazioni sulla giustizia pratica. Indagati ufficiali di Marina per aver salvato “solo” alcune centinaia di profughi, e non essere riusciti a salvarne altrettanti. Come se avessero voluto farli annegare. C’è da pensarci molto. Circa tre anni fa la nave italiana Libra non intervenne girando l’Sos a Malta. In quel naufragio sarebbero morte 268 persone, recuperati solo 26 corpi. E ora per i militari spunta l’accusa di omicidio colposo.

Ma cosa accadde il giorno del naufragio? Alle 12:56 un naufrago siriano chiama le autorità italiane per chiedere soccorso con un telefono satellitare. Alle 13:05 le autorità maltesi però prendono il controllo delle ricerche. Da questo momento, secondo gli inquirenti unaserie di passaggi burocratici blocca la macchina dei soccorsi. Ed è a questo punto l’inetrevento rapido salta. Alle 17:07 il peschereccio si ribalta. Quaranta minuti dopo arriva la nave maltese e cinquanta minuti dopo quella italiana trovandosi davanti disperati che chiedevano aiuto in acqua. Adesso i magistrati vogliono capire cosa sia successo tra le autorità italiane e quelle maltese e a cosa sia stato dovuto il ritardo nei soccorsi.

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