I loro nomi erano un tesoretto. Una preziosa lista di clienti a cui offrire beni di lusso, opere d’arte e numismatica in particolare. Per questo un’organizzazione ha messo in piedi un sistema ingegnoso per carpire i loro dati. I finanzieri del nucleo speciale per la tutela della privacy e per il contrasto alle frodi tecnologiche li ha scoperti grazie a strumenti di investigazione all’avanguardia. Gli indagati si presentavano al telefono come agenti della nota Enciclopedia Treccani.
Enciclopedia
Con la scusa di rivalutare le loro opere d’arte già in possesso ottenevano un appuntamento. Durante quest’ultimo, in modo subdolo, cercavano di vendere quadri e altra merce.
L’indagine coordinata dalla procura di Milano ha acconsentito di ricostruire un giro d’affari per centinaia di migliaia di euro in tutto il territorio nazionale incluso il Veneto.
I possibili provvedimenti contro la truffa
I fatti, per la loro gravità, sono stati segnalati anche all’autorità garante per la protezione dei dati personali con richiesta di avviare il procedimento per l’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste.