Economia e società

Una trevigiana da Papa Francesco per salvare Venezia

Paola Zuliani, della fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice ha consegnato a Papa Francesco un video sui rischi dell’innalzamento delle acque.

A Roma si è da poco concluso il Convegno Internazionale promosso dalla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice dal titolo La Dottrina Sociale della Chiesa dalle radici all’era digitale: come vivere la Laudato Sì. Un invito alla riflessione sull’Enciclica di Papa Francesco e allo sviluppo di un’ecologia integrale, che diventi sempre più una priorità. L’incontro ha ospitato relatori giunti da tutto il mondo.

Il lavoro svolto

Tra questi, il lavoro del Gruppo di Treviso ha portato all’attenzione uno studio sui rischi dell’aumento delle temperature che comporterebbero un innalzamento del livello del mare. Nell’udienza privata post Convegno con il Santo Padre, la referente Paola Zuliani ha potuto parlargli e consegnarli direttamente il video del lavoro svolto. “Se non ci saranno azioni immediate e concrete – sottolinea Paola Zuliani- si stima che nel 2100 l’aumento previsto delle acque modificherà irreversibilmente la morfologia attuale del territorio italiano, con profonde ripercussioni sul litorale costiero e sulle città che vi si affacciano”.

Le soluzioni possibili

Paola Zuliani ha messo in evidenza come uno dei casi più preoccupanti sarà Venezia, la città d’arte più minacciata per la quale si rendono necessari interventi mirati. Le soluzioni proposte: un recupero altimetrico dei fondali rendendo possibili sollevamenti puntuali di porzioni di territorio; l’immissione di fluidi su strati profondi del sottosuolo; gli interventi alle bocche di porto con rialzo dei fondali; le opere trasversali fisse o rimovibili stagionali; le opere di prolungamento dei moli che tengono conto dello scambio mare/ laguna e del traffico portuale; gli interventi nei centri abitati per la costituzione di “macroinsulae” e la pianificazione delle infrastrutture e loro manutenzione in chiave ambientale, compreso il dragaggio dei fondali delle aree portuali.

L’appello di Papa Francesco

Se da una parte è vero che iniziano a manifestarsi diversi segnali incoraggianti – come un crescente investimento sulle risorse di energia rinnovabile e una maggiore sensibilità ai temi ecologici –, dall’altra tante restano ancora le sfide da affrontare. In chiusura del Convegno, il Pontefice ha invitato tutti i partecipanti a impegnarsi nel portare avanti una testimonianza concreta dei valori e dei principi ispiratori della Enciclica Laudato Sì. A tal proposito, Papa Francesco ha ribadito che “il bene comune viene spesso messo a rischio da atteggiamenti di eccessivo individualismo, consumismo e spreco”. Per questo motivo, si rende difficile “promuovere la solidarietà economica, ambientale e sociale”.

A supporto del messaggio del Pontefice, la presidente del Convegno Anna Maria Tarantola ha evidenziato come tutti noi “dobbiamo agire subito e bene, per ritornare sul corretto sentiero di una crescita equa, solidale e sostenibile”. Le azioni da intraprendere saranno efficaci solo se portate avanti da tutti.

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