Cultura e Spettacolo

Torna il “vuoto a rendere” per le bottiglie d’acqua e birra

Il ministero dell’Ambiente annuncia una sperimentazione per la reintroduzione del “vuoto a rendere” per le bottiglie di acqua e birra, in vetro e plastica.

Torna, dal 10 ottobre prossimo, la pratica virtuosa del ”vuoto a rendere” per le bottiglie di birra e acqua minerale di vetro, plastica e altri materiali: un meccanismo, già utilizzato negli anni ’80 per il vetro, che permette di ricevere la piccola ”cauzione”, pagata momento dell’acquisto, una volta che viene restituito il contenitore vuoto. Bar, ristoranti e alberghi aderenti alla sperimentazione saranno riconoscibili da un simbolo all’ingresso.

Lo annuncia il ministero dell’Ambiente, dopo aver varato il regolamento che attua la misura del “Collegato Ambientale”, approvato nel 2015 e rivolto alla prevenzione dei rifiuti di imballaggio monouso attraverso l’introduzione, su base volontaria per un anno, del sistema di restituzione di bottiglie riutilizzabili (qui la Gazzetta Ufficiale).

In pratica, incoraggiando il consumatore a restituire l’imballaggio al produttore si spera di limitare l’impatto dei materiali di scarto sui rifiuti e alleggerire così la raccolta differenziata. Inoltre i contenitori recuperati sottoposti a un procedimento di sterilizzazione che richiede il 60% di energia in meno rispetto a quella necessaria alla creazione di un nuovo imballaggio.

Il valore unitario della cauzione sarà proporzionale a quello del ”vuoto”: l’importo potrà variare da 0,05 euro per le lattine da 200 ml, fino a 0,3 euro per le bottiglie da un litro e mezzo e «in nessun caso comporta un aumento del prezzo di acquisto per il consumatore». Anzi, ad essere ottimisti, si potrà sperare persino che in futuro i supermercati attivino un sistema di riconoscimento automatico che restituisca uno scontrino del valore dell’involucro da utilizzare come sconto o bonus alla cassa.

L’obiettivo del “vuoto a rendere” è sensibilizzare i consumatori sull’importanza del riutilizzo riciclo e diminuire la produzione dei rifiuti: gli stessi contenitori – bottiglie più resistenti in vetro, plastica o altri materiali – potranno essere riutilizzati dieci volte prima di divenire scarto. 

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