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Tommaso Schiesaro, “Astrotommy”, e la passione per lo spazio

Tommaso Schiesaro, un sedicenne con il pallino per l'astronautica, costruisce e lancia dei razzi che oltrepassano i duemila metri di altezza

 Nella cameretta di Tommaso Schiesaro, accanto ai peluches ci sono razzi e satelliti, che a prima vista potrebbero sembrare giocattoli, e invece sono in grado di viaggiare a 900 chilometri orari. Soprannominato “Astrotommy”, ha 16 anni ed è di Porto Viro. Ha il pallino dell’astronautica, senza voler diventare un astronauta. Il suo campo è l’ingegneria aerospaziale.

Tommaso Schiesaro: la nascita di una passione

“Questa passione mi è nata parecchi anni fa. Era il 31 dicembre 2014, quando per casso sono finito su una diretta degli astronauti che stavano facendo un’attività extraveicolare russa. Da quella volta non mi sono più dimenticato di quelle immagini, e cercando anche cosa fossero gli strumenti che avevano in mano mi è nata questa passione per quella che è l’astronautica”.

L’ultima conquista di Tommaso e del suo team di giovanissimi è il lancio del “cansat”, il satellite di dimensioni di ua lattina che ha effettuato il volo record di 2050 metri. L’obiettivo è quello di entrare nel Guinness dei primati.

La costruzione del “cans” e progetti futuri

“Per costruire ATS-72, che è il cans, quindi satellite dalle dimensioni di una lattina lanciato un paio di settimane fa, abbiamo utilizzato principalmente la stampante 3D. Noi a computer potevamo dirgli quello di cui avevamo bisogno, lei lo stampava in una notte e poi, stagnando il tutto, ci siamo occupati di tutta la parte elettronica.

Non sono da solo: ho fondato un team con altri ragazzi, siamo riusciti a fare tutto questo insieme. c’era chi programmava, chi costruiva fisicamente, che in questo caso ero io. Ma anche chi si è occupato di costruire il razzo, e ovviamente tutto ciò era supportato dai nostri genitori”.

Ma Tommaso Schiesaro, studente del liceo scientifico di Adria scalpita, con progetti sempre più ambiziosi. Ad esempio il satellite per monitorare l’inquinamento, o sonde metereologiche per previsioni del tempo infallibili.

“In futuro abbiamo parecchie missioni in mente, a partire dalla costruzione di radiosonde. Queste vengono lanciate in Emilia Romagna e a Udine, servono per le previsioni del tempo. In Veneto non vengono lanciate, quindi le costruiremo noi insieme all’associazione Meteo in Veneto, che ci finanzierà tutto il progetto. Abbiamo inoltre in mente di costruire un altro piccolo satellite che monitorerà l’inquinamento in base al meteo”.

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